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«L’AMMINISTRAZIONE di Potenza non dovrà esporre nessun vessillo politico, dovrà togliere le casacche di dosso perchè è un onere e un dovere per tutti coloro i quali ne faranno parte lavorare per la città» Lo dice con la fierezza di essere stato uno dei consiglieri più votati. Dall’alto delle sue 603 preferenze l’avvocato Gerardo Bellettieri, di Fratelli d’italia, ha davvero l’aria di chi non ha intenzione di perdere tempo, ma solo voglia di rimboccrasi le maniche per il bene della città capoluogo.
«Ventisei consiglieri su trentadue sono giovani quarantenni. In città si è sempre sentito dire che Potenza aveva bisogno di un’accelerata, di una svolta, di idee giovani. Ecco, adesso non ci saranno più alibi per nessuno, nessuna giustificazione», aggiunge l’avvocato potentino che però intende bypassare la “questione-ricorso” che tiene banco nel suo schieramento.
«Ci sta pensando direttamente il sindaco, che si è rivolto a un amministrativista per fare luce su quanto accaduto in altre città, anche in questa tornata elettorale (comune di Ventimiglia, ndr), dove ha fatto fede, per le attribuizioni delle maggioranze in consiglio, l’esito del ballottaggio e non i voti delle liste di coalizione». Inevitabilmente si parla di governabilità e, in tal senso, si intende il voler tralasciare questo aspetto. Bellettieri esprime un concetto che va ben olte quello dell’ideologia e dell’appartenenza politica: «Partiamo dal bilancio del Comune di Potenza. E’ drammatico quel debito di 195 milioni di euro. E’ impensabile non fare quadrato attorno al sindaco per il bene della città. De Luca adesso deve essere lasciato tranquillo e sereno per fare la scelta giusta, per individuare gli assessori senza alcun giochetto politico alle spalle. E fondamentale sarà soprattutto dal punto di vista dei conti comunali, trovare la figura esperta, un luminare, che inizi a fare luce. Per cui da parte nostra sarà ben accetta qualsiasi decisione del sindaco, tanto se opterà per una giunta di tecnici, tanto se sceglierà tra i consiglieri. E l’augurio è che tutti la pensino nello stesso modo e lo mettano nella condizione di essere un grande condottiero con l’aiuto di tutti».
Discorso lineare quasi a voler “sponsorizzare” la creazione di un’amministrazione che non vada a rincorrere beghe partitiche, ma coinvolga soprattutto l’interesse della gente.
«Dopo tutto – spiega Bellettieri – la scelta sulla persona De Luca è nata proprio con questa finalità. Il neo sindaco fa parte della società civile, conosce la città, ma soprattutto è fuori dalla politica. La gente di Potenza andava cercando proprio questo, avendo ormai dimostrato la propria lontananza dalla politica».
Ed il lavoro fatto da Bellettieri sul territorio sarà improntato proprio in questa direzione: «Comitato elettorale aperto tutti i giorni, un sito, rapporto diretto con la gente, trasparenza», spiega lasciando intendere che i 603 voti raccolti (che rappresentano il 12,5% dei voti del partito, ndr) sono frutto di un lavoro che si è dipanato nel tempo e che ha confermato il consenso crescente di Fratelli d’Italia. Oltretutto, Bellettieri, al partito della Meloni c’è arrivato solo nel 2012, partendo da un’esperienza negativa in Forza Italia, “dove non c’era la possibilità di crescere”, argomenta.
«Subito dopo le elezioni del 2009 (Bellettieri fu il primo die non eletti, ndr) si decise la nascita immediata di un coordinamento cittadino. questo organismo, oggi, ancora non esiste. Inoltre con il porcellum si è stabilita una cristallizzazione delle posizioni, nella quale non mi ritrovavo più». E così ora l’esperienza si trasferisce, ci sia consentito, alla porta accanto, dalla quale si può effettivamente cercare di lavorare per il bene di Potenza. Ed eccole, quindi le priorità: «Occorre capire innanzitutto verificare il debito pubblico. Mi viene da pensare alla Cotrab e ai 15 milioni di euro di costi dei quali si parla. O anche alla situazione degli Lsu nel Comune. Il capoluogo deve essere riconosicuto a livello economico dalla Regione e in questo senso sarà fondamentale instaurare un rapporto proficuo con Pittella, che deve capire che la situazione debitoria di Potenza è frutto della gestione nel corso degli anni del partito del quale lui fa parte. Più in generale sarebbe fondamentale accorciare le lungaggini burocratiche che rallentano l’iter di ogni anche minimo atto». Fondamentale però, in questa fase, alleggerire la pressione sul sindaco: tra giovedi e venerdì ci sarà la proclamazione, entro una settimana, dieci giorni, la giunta. «Io? Sono a disposizione prima di tutto di Potenza».

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