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La sede della Guardia di Finanza a Bari

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Frode sui bonus edilizi, coinvolta anche la Basilicata: sequestro in provincia di Potenza. Indagine della Guardia di Finanza di Bari


POTENZA – Frode sui bonus edilizi: coinvolta anche la Basilicata con sequestri di beni in provincia di Potenza. L’indagine della Guardia di Finanza di Bari riguarda una presunta frode legata alla cessione del credito d’imposta in relazione ai bonus edilizi. Tra cui superbonus 110% ed ecobonus).
La Guardia di finanza e i carabinieri hanno dato esecuzione, nelle province di Bari e Roma, un decreto di sequestro preventivo di beni immobili, disponibilità finanziarie e crediti, del valore di dieci milioni. Decreto messo dal giudice per le indagini preliminari di Bari nell’ambito dell’inchiesta ‘Copia ed incolla’ su una presunta frode legata a superbonus ed ecobonus.

IL SEQUESTRO PER FRODE SUI BONUS EDILIZI IN BASILICATA

Il sequestro viene eseguito nei confronti di tre persone, indagate a vario titolo per truffa aggravata ai danni dello Stato, ricettazione, autoriciclaggio e uso di atti falsi. E nei confronti di una società, riconducibile agli indagati, alla quale vengono contestati illeciti amministrativi.
Dalle indagini è emerso un articolato sistema di frode finalizzato all’indebito utilizzo delle agevolazioni per gli interventi edilizi.
Secondo l’accusa, due degli indagati avrebbero costituito e gestito, di fatto, una società edile di Putignano (Bari), amministrata da un prestanome. Società che avrebbe emesso fatture per lavori edili mai effettuati in danno di ignari contribuenti. Creando così, ritengono gli inquirenti “i presupposti per la generazione di ingenti crediti fiscali fittizi ottenuti grazie al meccanismo dello sconto in fattura”.

Parte dei crediti così ottenuti dalla società sarebbero stati ceduti ad altre due società di capitali (con sede nelle province di Bari e Venezia). A prezzi “notevolmente scontati rispetto al loro valore nominale. E utilizzati in compensazione, con i modelli F24, di debiti di natura tributaria e previdenziale. Le indagini hanno riguardato novanta immobili interessati dai lavori edili di ristrutturazione nelle provincie di Bari, Lecce e Potenza.

LE TRUFFE ALLO STATO E I DANNI AI CITTADINI

Risulta indagato per favoreggiamento personale anche il tenutario delle scritture contabili della società edili. Per aver aiutato gli amministratori ad eludere, di fatto, le indagini dell’autorità giudiziaria . Grazie all’odierno sequestro che ha interessato anche il «cassetto fiscale» dell’impresa di Putignano – con il congelamento e il successivo sequestro dei crediti d’imposta, è stata impedita l’introduzione e la circolazione nel circuito economico legale di crediti di imposta utilizzabili in compensazione io cedibili a terzi. Da un lato ci sono truffe per miliardi di euro di denaro pubblico trasformato in buona parte in criptovalute e depositato su conti di paradisi fiscali. Dall’altro un mercato da 21 miliardi di crediti vantati nei confronti delle casse dello Stato e generati dal Superbonus 110 per cento.

In mezzo i cittadini che rischiano di restare con il cerino in mano. E un governo che non sa che pesci prendere per far funzionare il superincentivo senza danneggiare le casse pubbliche.
E’ una tempesta perfetta con cifre da capogiro messe a nudo dalle inchieste della magistratura che hanno portato al sequestro di miliardi di crediti sulla piattaforma dell’Agenzia delle entrate, considerandoli «corpo del reato».

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