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Intercettati dai finanziari i 6 chili di droga (marijuana) che i trafficanti avrebbero recapitato a mezzo corriere a Potenza; in arresto un uomo
POTENZA – Grazie a una serie controlli preventivi si sono accorti di alcuni pacchi sospetti in transito, «a mezzo corriere», a Potenza. Quindi si sono appostati nel luogo indicato per la consegna, un locale commerciale nella zona industriale del capoluogo, e hanno atteso che il loro destinatario uscisse allo scoperto. A quel punto hanno potuto arrestarlo con 6 chili di marjuana in mano.
E’ accusato di traffico internazionale di stupefacenti Vincenzo Orefice, il 69enne di origine napoletana, in carcere da lunedì dai finanzieri del Gico di Potenza. I dettagli dell’operazione che ha portato al suo arresto sono stati illustrati, ieri in una nota, dal procuratore capo di Potenza, Francesco Curcio.
La droga, stando a quanto riferito da Curcio, proveniva dalla Spagna. Gli inquirenti l’hanno individuata «a seguito di una specifica analisi di rischio effettuata dai finanzieri sulle spedizioni in arrivo, a mezzo corriere, presso il capoluogo lucano».
«Nel caso di specie – ha spiegato il procuratore -, i plichi in arrivo riportavano dati anagrafici e contatti telefonici fittizi, tali da rendere di difficile individuazione tanto il mittente quanto il destinatario finale».
Individuati i due pacchi, e riscontratone il contenuto, i militari del Gico di Potenza hanno avuto l’autorizzazione dalla procura a “ritardare” il sequestro dello stupefacente. «Facendolo arrivare regolarmente al punto di ritiro», per utilizzarlo come esca per il suo destinatario. A quel punto si è trattato di allestire la trappola che lunedì mattina è scattata. Quando Orefice si è presentato presso il «fermopoint», dove era prevista la consegna.
Oltre alla droga i finanzieri hanno sequestrato anche i due smartphone di cui era in possesso il 69enne.
«Qualora immesso sul mercato – spiega ancora Curcio – lo stupefacente avrebbe fruttato un profitto illecito non inferiore ai 30.000 euro».
«L’intervento in parola – ha concluso il procuratore – segue ad un’analoga attività svolta, sempre dalla Guardia di Finanza, lo scorso mese di marzo che aveva portato all’individuazione e al sequestro di 5 pacchi provenienti dalla Spagna contenenti hashish e prodotti alimentari a base di thc per circa 14 chili».
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