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Ospedale San Francesco di Venosa

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Rubato dall’ospedale di Venosa stock di farmaci per la chemioterapia, si ipotizza un colpo studiato per il mercato internazionale

POTENZA – È di 516mila euro il bottino dei ladri che nei giorni scorsi si sono intrufolati nella farmacia dell’ospedale di Venosa. Hanno fatto incetta di farmaci salvavita, del tipo distribuito ai pazienti della zona sottoposti a chemioterapie e cure contro il cancro.

Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia della città di Orazio. I tentativi di risalire agli autori del furto sarebbero resi particolarmente difficili dall’assenza di testimoni e, per quanto incredibile possa sembrare, di telecamere di sorveglianza nell’area dove erano custoditi i farmaci portati via.
Trattandosi di medicinali molto costosi, inoltre, non avrebbero occupato uno spazio maggiore di due scatole di media grandezza. I ladri, pertanto, sarebbero riusciti a portarli via senza utilizzare mezzi diversi da una comune automobile. Così da confondersi al meglio nel traffico ordinario attorno al nosocomio.

Al vaglio dei militari vi sarebbe soprattutto la pista di un traffico internazionale di farmaci. Per preparati di questo tipo, infatti, non esisterebbe un vero e proprio mercato nero italiano. Dal momento che le somministrazioni vengono tracciate dal momento della loro prescrizione.

STOCK DI FARMACI RUBATO A VENOSA, IPOTESI È DI UN COLPO PIANIFICATO

L’ipotesi che va per la maggiore, quindi, resta quella di un colpo pianificato. Colpo realizzato magari con l’aiuto di un “basista” e di qualche informatore interno alla struttura, messo a segno per rifornire trafficanti dei Balcani, raggiungibili facilmente dal porto di Bari e altri imbarchi non troppo lontani da Venosa. Trafficanti interessati a smerciare i farmaci in zone dove non esiste un sistema di tracciamento di questi preparati o si tende a chiudere un occhio rispetto alla loro provenienza di fronte a un prezzo da affare.

Cinque anni fa un furto simile si era verificato nel reparto di Endoscopia digestiva dell’ospedale San Carlo di Potenza. Qui i ladri avevano rubato apparecchiature sanitarie per un valore complessivo stimato attorno agli 800 mila euro. Anche in quel caso si ipotizzò un colpo studiato nel dettaglio magari con qualche aiuto dall’interno, dal momento che erano state portate via delle colonne endoscopiche, attrezzature altamente specialistiche e di valore economico elevato. I responsabili, tuttavia, non sono stati mai individuati.

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