Luigi Di Toro
3 minuti per la letturaPOTENZA – «Il ritiro della squadra dal campionato non è una resa alla violenza, ma un gesto di grande responsabilità sociale finalizzato al recupero dei principali valori dello sport». Ha deciso di schierarsi col prefetto di Potenza Annunziato Vardé il sindaco di Rionero, Luigi Di Toro.
Il primo cittadino del centro del Vulture ha deciso di rilanciare così, con una nota a firma dell’intera amministrazione comunale, l’appello avanzato da Vardé alla società sportiva all’indomani dei tragici fatti di domenica (LEGGI), con la morte del 39 Fabio Tucciariello e l’arresto di 25 tifosi bianconeri per l’agguato ai rivali del Melfi (LEGGI). Nonostante la consapevolezza «del grande sforzo compiuto dalla dirigenza in questi anni».
«La tragedia che si è consumata domenica scorsa – sostiene l’amministrazione comunale – deve indurre ad una riflessione sui valori di una comunità ma, soprattutto, sul bene più prezioso: la vita di un essere umano. E’ possibile che per il fanatismo sportivo degenerato in una assurda forma di violenza due genitori perdano il proprio figlio? No, non è possibile. E’ possibile che una incomprensibile forma di rivalsa sportiva tra campanili trasformi la vita normale e serena di tante famiglie in un calvario? No, non è possibile. Se tanti ragazzi che presi singolarmente si comportano in un modo e che in gruppo si sono resi attori, complici o semplici spettatori di un atto gravissimo, dobbiamo prendere coscienza che c’è una perdita di valori, un’emergenza sociale che va affrontata in maniera congiunta anche con le società sportive».
Nel rispetto del ruolo della magistratura, Di Toro parla del «dovere di interrogarci sulle cause sociali ed intraprendere tutte le azioni possibili per trovare le soluzioni senza trascurare che il problema non è strettamente locale ma interessa un territorio più ampio, considerato lo stato di smarrimento in cui versa la società odierna». Di qui la richiesta ai dirigenti della Vultur e una nuova «ferma condanna per la recrudescenza drammatica di atti di violenza in occasione di competizioni sportive», con la promessa di fare: «tutto quanto è in nostro potere per impedire il ripetersi di degenerazioni che infangano i valori dello sport o offendono la coscienza civile delle nostre comunità».
«Tutti dobbiamo contribuire a creare azioni positive, a non esasperare il clima di avvicinamento alle partite. Bisogna sviluppare il senso della cultura sportiva, dell’esaltazione della bellezza del gioco e dello stare insieme in armonia». Conclude la nota dell’amministrazione comunale che esprime anche il suo cordoglio «alla famiglia di Fabio, uomo altruista, sensibile, amico e disponibile con tutti», e «vicinanza e solidarietà» alle famiglie delle altre persone coinvolte.
Ieri su quanto accaduto domenica sono intervenuti in maniera congiunta anche altri 15 primi cittadini dell’area nord (Melfi, Rapolla, Barile, Atella, Rapone, Lavello, Venosa, Ginestra, Maschito, Montemilone, Forenza, Banzi, Palazzo S. Gervasio, San Fele e Ripacandida), che assieme a Di Toro hanno voluto ribadire «la gravità dei fatti accaduti domenica scorsa e che hanno profondamente scosso l’intera comunità del Vulture-melfese, frutto di follia criminale che nulla ha a che vedere con lo sport e i suoi valori». I 16 sindaci hanno sollecitato i cittadini che vivono in zona a «collaborare concretamente, ognuno per il proprio ruolo, per far crescere la coesione di una comunità genuina, elevando gli anticorpi valoriali utili a neutralizzare isolati virus capaci di generare episodi di tragica follia». Quindi hanno chiesto al comitato regionale della Lega nazionale dilettanti «di annullare tutte le partite in programma nella Regione Basilicata nel prossimo fine settimana, con l’obiettivo di sensibilizzare l’intera comunità regionale ingiustamente segnata da fatti che non le sono propri».
Intanto, oggi stesso, è prevista una nuova riunione a Potenza del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto Vardé, con i dirigenti delle squadre di calcio della provincia che hanno al proprio seguito il maggior numero di sostenitori: Potenza calcio, Az Picerno, Cs Vultur 1921 (Rionero), As Melfi e Usd Lavello. Obiettivo «approfondire le problematiche connesse ai rapporti con le tifoserie organizzate».
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