X
<
>

Il governatore lucano Vito Bardi

Share
2 minuti per la lettura

Acqua razionata nella valle del Basento. Dal 30 dicembre i rubinetti si riempiranno alle 7 del mattino fino alle 19:30 del primo gennaio


POTENZA – Ufficializzata ieri pomeriggio la tregua di capodanno rispetto alle restrizioni all’erogazione idrica nei comuni della parte più alta e centrale della valle del Basento. Vale a dire Potenza, Acerenza, Anzi, Avigliano, Albano di Lucania, Banzi, Baragiano, Brindisi Montagna, Campomaggiore, Cancellara, Castelmezzano, Forenza, Genzano di Lucania, Laurenzana, Maschito, Oppido Lucano, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola, Potenza, Ruoti, San Chirico Nuovo, Satriano di Lucania, Tito, Tolve, Vaglio Basilicata e Trivigno, in provincia di Potenza. Più Irsina e Tricarico in provincia di Matera.

ACQUA RAZIONATA NELLA VALLE DEL BASENTO, UNA TREGUA DALLE RESTRIZIONI


A renderlo noto è stata Acquedotto lucano spa parlando di una decisione del governatore, nonché commissario per l’emergenza idrica, Vito Bardi, in linea con quanto già sperimentato in occasione delle festività natalizie.
Oggi, dunque, erogazione idrica garantita soltanto dalle 7:00 alle 19:30. Ma domani, 31 dicembre, i rubinetti si riempiranno alle 7 e l’acqua continuerà a scorrere fino alle 19:30 del giorno successivo, 1 gennaio. Infine, il 2 gennaio, si tornerà all’erogazione dalle 7 alle 19:30.

DECISIONE PRESA PER RIDURRE I DISAGI NELLE FAMIGLIE


Nella nota diffusa ieri da Acquedotto lucano si spiega che la decisione è stata presa «alla luce della verifica dei livelli di acqua accumulata» ed «è finalizzata a ridurre i disagi per le famiglie e a rendere più serena la festa anche per le attività commerciali, tra ristoranti, alberghi, B&B e bar».
Nei giorni scorsi, infatti, l’acqua raccolta nella diga Camastra che a fine novembre non superava i 340mila metri cubi ma non era utilizzabile per gli affioramenti di fango. È tornata a superare i due milioni di metri cubi dopo le piogge, e le nevicate, degli ultimi giorni.

Nonostante i prelievi ripresi alla vigilia di Natale, seppure a ritmo ridotto per integrare quelli dal fiume Basento e l’apporto delle sorgenti collegate al potabilizzatore di Masseria Romaniello, nella periferia del capoluogo.
Per ritrovare una quantità d’acqua simile nella Camastra bisognerebbe tornare indietro al 17-18 ottobre. Che è quando l’unità di crisi guidata dal presidente della Regione Vito Bardi, già nominato commissario straordinario per l’emergenza dal governo, decise di estendere le restrizioni all’erogazione idrica. Passando da interruzioni diversificate per giorni e orari nei vari comuni serviti dallo schema idrico Camastra a interruzioni quotidiane dalla sera alla mattina successiva.


Se all’improvviso dovesse interrompersi il prelievo dal Basento, quindi, resterebbe acqua nella diga per altri 20/25 giorni prima del ritorno allo «zero» raggiunto a fine novembre. Quando le pompe galleggianti all’interno dell’invaso furono spente a causa degli affioramenti di fango.
Nei prossimi giorni, insomma, spetterà al governatore Bardi decidere se andare avanti con le restrizioni quotidiane o diversificarle per giorni e orari nei vari comuni

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE