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POTENZA – Un piccolo passo verso la normalità per una delle aree più belle della città. Da ieri mattina infatti, gli operai del Consorzio di Bonifica stanno ripulendo il Parco di Sant’Antonio La Macchia. Una bella notizia considerato che la situazione, in alcune zone, era diventata “imbarazzante” con la vegetazione che aveva preso possesso dei sentieri e delle aree di ristoro.
Per non parlare poi degli alberi secchi e pericolanti e di qualche panchina rotta. Da ieri si spera che si possa chiambiare la “rotta” e ridare alla città l’area verde per eccellenza un tempo il luogo in cui buona parte della città si recava per respirare area pulita. Certo resta da verificare come denunciammo qualche mese fa la situazione del fiume che scorre all’interno del Parco. In alcuni periodo il colore e tutt’altro che trasparente e appare piuttosto torbido.
Guardando più in là c’è un progetto per il suo rilancio e servirebbero i fondi per poterlo portare avanti.
Il Comune di Potenza lo scorso anno aveva presentato alla Regione un’idea per il suo rilancio. Potevano arrivare 500.000 euro per un restyling completo dell’area verde. Purtroppo il progetto candidato nell’ambito del Fesr è stato il primo degli esclusi. Su 70 comuni, quello di Potenza è arrivato tredicesimo. Solo 12 infatti potevano accedere al finanziamento.
L’obiettivo del progetto presentato dal Comune era quello di recuperare la storia di quest’area con la sua natura e renderlo accessibile e fruibile alla popolazione. L’idea portata avanti dall’amministrazione comunale prevedeva l’installazione di casette per gli uccelli con relativi percorsi per il birdwatching.
Inoltre sarebbero state create delle aule naturali per fare delle lezioni sull’ambiente.
Era stata pensata anche un’area che potesse fare anche da attrattore per gli spettacoli con la possibilità di creare eventi attraverso dei balconi naturali.
Insomma dare al luogo la sua originale bellezza senza impattare sulla natura.
Nel progetto infine vi era la possibilità di realizzare un parco avventura in modo che anche i bambini potessero avere il loro spazio. Insomma la volontà politica per il rilancio c’è. Anche le associazioni in passato hanno fatto la loro parte. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti. Ora qualcosa si muove nella speranza che l’area torni a essere il polmone verde della città.
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