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POTENZA – Stretta sui furbetti dell’immondizia. L’Acta ha segnalato nei giorni scorsi alla Polizia locale le 10 postazioni dove il conferimento dei rifiuti avviene in palese dispregio delle norme. La polizia locale dal canto suo stilerà un report al Comune sulle multe e su tutto quanto è stato fatto per debellare questa piaga che attanaglia soprattutto le zone periferiche. Intanto monitora costantemente la situazione e sarebbero già diverse le multe elevate.
Gli agenti infatti agirebbero in borghese per meglio cogliere con le mani nel sacco chi sporca l’ambiente. L’obiettivo è quello di un coordinamento per meglio stanare chi conferisce illegalmente i rifiuti. Del resto la linea del Comune è nota: fare più multe possibili come deterrente. E certamente si andrà in questa direzione.
Se n’è parlato, tra l’altro, in un vertice nei giorni scorsi alla presenza dell’assessore Alessandro Galella, dell’amministratore unico di Acta Camillo Naborre, dei dirigenti e della polizia locale. Le aree dove più si concentra il fenomeno sono quelle della periferia. Via Caira, ma anche nella zona di Vaglio Scalo o dei piani del Mattino. Lì davvero la situazione è al limite in alcuni periodi con la conseguente protesta dei residenti stanchi di vedere immondizia sparsa dappertutto.
Ai potentini indisciplinati si aggiungono quelli provenienti dai paesi limitrofi che preferiscono abbandonare l’immondizia a Potenza piuttosto che fare la differenziata. Intanto sul fronte ambientale sta continuando in questi giorni l’opera di manutenzione del verde. Diverse le aree della città che sono state ripulite non solo dalla vegetazione, ma anche dall’immondizia presente in modo massiccio come a esempio nei pressi della stazione inferiore nell’area sotto il ponte che si immette in via Nazario Sauro.
Qui, come ha precisato lo stesso assessore all’Ambiente Galella erano una trentina di anni che non si faceva manutenzione e i risultati si sono visti (vedere foto in alto). «Lo schifo accumulato è incredibile – ha detto – perchè buttare i rifiuti in giro e non nei bidoni? Una vera follia, una pessima abitudine, un grande limite culturale, che al sud italia è ancora troppo diffusa». Da qui l’appello: «Non buttiamo rifiuti in giro, educhiamo i nostri figli ad avere rispetto dei luoghi di tutti, tuteliamo il decoro, tuteliamo la natura, proteggiamo la nostra salute e il nostro portafoglio».
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