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SANT’ARCANGELO – Un brutto episodio che ieri ha scosso profondamente tutta la comunità di Sant’Arcangelo poiché, su uno dei muri che costeggiano il cimitero, è stata scritta una frase pesantemente minatoria nei confronti del sindaco Salvatore La Grotta, della sua Giunta, dell’onorevole Vito De Filippo e di una dirigente comunale.

Nessuna idea su chi possa essere stato, abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco che ci ha parlato esplicitamente di «fulmine a ciel sereno» e ci ha spiegato cosa, a suo avviso, possa aver provocato un gesto così deprecabile. «Quanto è stato scritto lascia dietro di sé un enorme sconforto – ha osservato il primo cittadino – ne approfitto anche per portare la solidarietà di tutta la comunità a coloro i quali sono stati citati, quindi, oltre me, l’intera Giunta, l’onorevole De Filippo e la responsabile del Servizio sociale del Comune.

Logicamente è un atto grave e da condannare, che si è concretizzato attraverso parole davvero brutte: ma nemmeno vorrei dargli troppa attenzione. Tuttavia, ritengo possa essere la conseguenza di un disagio sociale vissuto da chi ne è stato l’esecutore. Per questo, credo che dobbiamo prestare maggiore attenzione e rafforzare le politiche sociali soprattutto in questo delicato momento storico. Ovviamente, muovendoci sempre entro il perimetro degli strumenti messi a disposizione di ogni Ente locale».

Chiaramente, è stata sporta denuncia e su quanto accaduto stanno indagando i carabinieri ma non ci sono sentori, o indizi, che facciano pensare a qualcuno in particolare. «Come ho detto ai carabinieri – ha aggiunto La Grotta – non ho idea di chi possa essere stato. Ma mi sono rivolto alle forze dell’ordine, se non altro, anche per denunciare l’imbrattamento di un muro cimiteriale di proprietà pubblica. Ma, ripeto, io ritengo che questo gesto debba rientrare nel novero di un disagio sociale vissuto da chi lo ha commesso. Noi siamo sereni e continueremo a lavorare con forza, ribadisco sempre nei limiti delle prerogative di un Comune, per mettere in pratica maggiori interventi in tema di politiche sociali. Si è trattato di un fulmine a ciel sereno, nessuno di noi ha mai ricevuto minacce o avuto segnali che potessero lasciar pensare a qualcosa del genere».

Oltre alla solidarietà arrivata dagli esponenti regionali di Italia Viva, ai protagonisti, loro malgrado, di questa brutta vicenda era stata immediatamente dimostrata la propria vicinanza daNicola Cavallo, capogruppo di “CivicaMente Insieme Sant’Arcangelo”, che ha diramato una nota su quanto accaduto. «Esprimo la mia solidarietà al sindaco Salvatore La Grotta, all’onorevole Vito De Filippo, ai membri della Giunta comunale e alla responsabile dell’Area Amministrativa, per gli auspici di morte ricevuti – scrive Cavallo – Democrazia significa accettare che ognuno abbia una propria opinione e che possa esprimerla. La libertà di espressione favorisce il dibattito, mentre i discorsi d’odio lo restringono e lo soffocano. La democrazia si nutra di dialogo e mai di odio».

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