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POTENZA – Anche l’Asp e l’Ospedale San Carlo finiscono nel mirino degli autoferrotranvieri lucani. Alla lunga vertenza che li vede, loro malgrado, protagonisti e che mette a rischio il posto di lavoro per oltre mille autisti del trasporto pubblico locale, ora si aggiunge la questione del rinnovo delle patenti speciali.
«Non c’è fine ai nostri disagi – scrivono in una nota – come se non bastassero i gravosi problemi che già ci attanagliano. Ci riferiamo ai tanti disservizi che subiamo dall’Asp e dall’Ospedale San Carlo e, in modo particolare, alla commissione medica per il rilascio e rinnovo delle patenti: un servizio, com’è facile immaginare, per noi fondamentale e necessario perché ne va, in teoria e in pratica, della nostra effettiva e formale possibilità di espletare i nostri compiti professionali. Ebbene, la commissione è inattiva dai primi mesi del 2019 poiché il ruolo di direttore sanitario preposto è ancora vacante. Un vuoto ingiustificato, sottaciuto e incomprensibile che, concretamente, si riversa sulle spalle degli autisti, costretti a sobbarcarsi lunghi pellegrinaggi a Matera, sostenendo in piena autonomia costi logistici, non rimborsati, e utilizzando giorni di permesso, per poter continuare ad esercitare la propria professione. Il tutto, ancora una volta, senza spiegazione alcuna e nel disinteresse totale, di fatto, per la categoria».
Un disagio reso ancora più insopportabile dall’assenza di una spiegazione plausibile. «Altro disservizio, stessi “colpevoli”: la medicina del lavoro presso la struttura pubblica dell’Ospedale San Carlo – spiegano – non effettua più dal mese di ottobre 2018 le visite specifiche per determinate categorie, fra cui gli autisti sia del pubblico che del privato. Il risultato? Un ennesimo viaggio a Matera. Chiediamo che si apra un dibattito serio sulla questione con i diretti responsabili, con l’interessamento anche dell’assessore regionale alla Sanità Leone, per comprendere appieno le motivazioni dei lunghi disservizi ed eventuali responsabilità che acuiscono ancora di più le sofferenze lavorative di un’intera categoria, di già lungamente martoriata».
Della vicenda si è interessato anche Federconsumatori, per voce del presidente lucano Rocco Ligrani. Particolarmente preoccupato per il disagio arrecato a chi, per un servizio dovuto, deve affrontare un viaggio e rivolgersi a un’altra azienda sanitaria provinciale. «Forse non tutti sanno che la Commissione Medica Locale deve essere costituita con apposito provvedimento del Presidente della Regione Basilicata – scrive Ligrani – ma ad oggi la Commissione non è costituita. Pertanto, fin quando questo importante atto non verrà adottato, i giudizi sulla idoneità o sulla inidoneità alla guida per patenti speciali saranno sospesi. Le conseguenze di questa sospensione si ripercuotono inevitabilmente sulla vita delle persone (con disabilità, affette da particolari patologie, ecc.) che aspirano alla conferma della patente di guida».
«A quanto pare – prosegue Ligrani – una soluzione temporanea è stata adottata: si tratta del trasferimento di competenze all’Azienda Sanitaria di Matera per un periodo di tempo imprecisato che costringe i cittadini della provincia di Potenza a recarsi nella Città dei Sassi per sbrigare tutte le relative pratiche burocratiche. Ancora una volta, viene adottata una soluzione precaria; ma quel che è più grave, una soluzione eccessivamente onerosa per persone che hanno bisogno della patente per svolgere le più comuni azioni quotidiane e che per il riconoscimento di un loro diritto sono costrette a percorrere centinaia di chilometri sulle tortuose strade lucane per raggiungere l’altro capoluogo di provincia. Questo perché ancora non è stata presa una decisione da chi di dovere. Ancora una volta, i tempi della politica non coincidono con i bisogni e le necessità dei cittadini. Come Federconsumatori Basilicata – conclude il presidente – ci rivolgiamo al Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e confidiamo in un suo intervento tempestivo e definitivo della questione».
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