X
<
>

La presentazione delle linee guida del Piano sanitario nell'auditorium dell'ospedale San Carlo

Share
3 minuti per la lettura

POTENZA – «Eravamo stati convocati per la presentazione del nuovo piano sanitario regionale, ma il piano non c’è». Va subito all’attacco il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli, rispetto all’incontro potentino sulla sanità.

«La sensazione – aggiunge in una nota – è che il presidente Bardi, preso dal voler a tutti costi ricandidarsi a presidente, tenta un’anticipazione di campagna elettorale per spiazzare i suoi riottosi alleati politici ingannando i lucani».

«Presentare l’aggiornamento dei dati di analisi della situazione sanitaria della Basilicata – spiega Cifarelli -, dopo averlo già fatto attraverso la coppia Leone-Esposito nel settembre del 2021, senza esplicitare le reali intenzioni e le scelte in materia sanitaria, rappresenta un atto politico fumoso e arrogante. Una vera e propria operazione di distrazione di massa. Tutti coloro che sono stati invitati sono rimasti delusi e presi in giro di fronte al prestigiatore politico Bardi».

Il capogruppo Pd aggiunge: «“I cittadini lucani sono alle prese con le liste di attesa che ancora non diminuiscono. Mi propongo di accompagnare il presidente Bardi a fare visita agli sportelli Cup per fare in modo che se ne renda conto”. Lo stesso direttore dell’Agenas, Mantoan, ha dichiarato di essersene reso conto. Che con Bardi presidente e Leone e Fanelli assessori – continua Roberto Cifarelli -, la sanità sia il settore che in Basilicata ha subìto evidenti passi indietro è un fatto che difficilmente può essere messo in discussione e siccome non mi annovero tra coloro che auspicano il tanto peggio tanto meglio, consiglio al presidente Bardi di smetterla di fare finta di avere la situazione sotto controllo quando la situazione non è sotto controllo».

Critico anche il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Gianni Perrino: «Doveva essere la giornata per l’illustrazione della proposta del nuovo piano socio sanitario regionale – ha affermato -, ma l’incontro con i vertici di Agenas è stato una sorta di aggiornamento rispetto a quello tenutosi nel settembre del 2021. Il documento del piano vero e proprio è ancora in fase di elaborazione, ma dall’incontro è emersa una serie di aspetti utili alla discussione che ci auguriamo avvenga al più presto nei prossimi mesi».

«La nuova programmazione socio-sanitaria – aggiunge Perrino in una nota – si dovrà muovere all’interno del perimetro segnato dal Pnrr e del d.m. 77/2022 prediligendo il potenziamento dell’assistenza territoriale e l’abbattimento delle liste d’attesa e fronteggiando problemi comuni a tutte le regioni come la scarsità di personale medico e infermieristico. La Basilicata, come primo obiettivo, dovrà porsi quello di frenare l’emigrazione sanitaria che drena circa 50 milioni di euro all’anno dal bilancio regionale. A tal proposito i dati raccolti e catalogati da Agenas saranno utili per orientare le scelte in maniera più razionale ed efficiente».

«È stato illustrato l’esempio dei trattamenti ortopedici di elezione – evidenzia il consigliere pentastellato -, per i quali i lucani preferiscono di gran lunga correre fuori regione salvo poi tornare per la riabilitazione. Sempre per frenare l’emigrazione sanitaria sarà indispensabile porre in essere gli accordi di confine con Campania, Puglia e Calabria, sui quali il Dipartimento regionale ha predisposto dei documenti preliminari sottoposti alle tre regioni. Quello degli accordi confine – è bene ribadirlo – è un tasto su cui noi del M5s stiamo spingendo sin dalla scorsa legislatura. Per quanto riguarda le novità previste dal Pnrr molta attenzione è stata posta allo strumento delle 19 case di comunità e dei 5 ospedali di comunità previsti dal piano operativo regionale. Dal dibattito è emerso che questi strumenti potrebbero essere ampliati facendo ricorso a risorse regionali, una possibilità che a nostro avviso andrebbe approfondita sfruttando strutture già esistenti. L’Agenas ha poi rappresentato la necessità di potenziare la rete di Rsa che allo stato attuale sono, per usare un eufemismo, insufficienti».

«A detta di Agenas – conclude il consigliere Perrino – la Basilicata potrebbe ambire ad essere una “piccola Svizzera”. Noi dal canto nostro ci accontenteremmo di diventare una regione “normale” con una sanità all’altezza di garantire il diritto alla salute a tutti i suoi cittadini. Non sarà un percorso semplice, in quanto occorrerà unità di intenti e buon senso a livello politico, aspetto quest’ultimo che tende a mancare soprattutto nella maggioranza di centrodestra».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE