X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

POTENZA – «Un nuovo incontro urgente» tra la Regione Basilicata e il Comitato tecnico scientifico del ministero della Salute. «Per verificare la possibilità, sulla base degli ultimi dati, di prendere decisioni diverse», dal prosieguo per un’altra settimana delle restrizioni della zona rossa.

E’ la richiesta avanzata ieri pomeriggio dal governatore Vito Bardi dopo il confronto – a distanza – con un gruppo di sindaci contrari alla stretta anti contagio, e la diffusione degli ultimi dati del monitoraggio sull’andamento della pandemia da parte dell’Istituto superiore di sanità. Dati che attestano il calo dell’indice di contagiosità (Rt) in regione dall’1,51 della scorsa settimana, a 1,16. Che è ancora un valore superiore all’1,06 di media nazionale, ma lascia intravedere la possibilità di un passaggio a restrizioni più blande come quelle previste per le zone arancioni. Quindi la riapertura anche di scuole e attività economiche non essenziali, oltre alla possibilità di muoversi liberamente all’interno del proprio comune.

In questo senso, ieri in serata, è intervenuto a che il senatore leghista, nonché sindaco di Tolve, Pasquale Pepe, che ha chiesto di cancellare oggi stesso la zona rossa lucana.
Pepe ha evidenziato, in particolare, che all’interno del decreto del presidente del consiglio dei ministri Draghi, in vigore da questa mattina, sarebbe consentita «in ogni momento, in relazione a specifiche parti del territorio regionale, l’esenzione dall’applicazione delle misure restrittive proprie della “zona rossa”». Quindi ha invitato a fare «in fretta» il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il governatore Vito Bardi, «cui è congiuntamente intestata la competenza (…), per dare alla Basilicata la condizione che realmente merita di avere, per consegnare ai cittadini la giusta libertà, seppur nei limiti permessi dalla situazione epidemiologica, e per consentire agli operatori commerciali di tornare a lavorare».

Sempre ieri sera contro la zona rossa hanno improvvisato una manifestazione di protesta, a Potenza, anche diversi commercianti di una delle strade con la maggiore densità di negozi, via del Gallitello.
In mattinata, invece, erano stati numerosi primi cittadini di altrettanti centri lucani a presentarsi con le fasce tricolori indosso all’ingresso del palazzo della giunta regionale.

Nel successivo incontro col governatore Vito Bardi i sindaci hanno ribadito la richiesta di «piena collaborazione» tra la Regione e le amministrazioni locali, chiedendo anche rimborsi per le attività svolte nell’ambito della campagna vaccinale sul territorio.
L’associazione dei comuni (Anci) ha chiesto anche di partecipare all’unità di crisi “Attività produttive” della Regione «per poter contribuire alla programmazione delle azioni per fornire ristori alle imprese e professionisti colpiti dagli effetti disastrosi della pandemia»

L’Anci ha anche voluto sottolineare la necessità di «rivedere i parametri in base ai quali il Ministero della Sanità decide di dichiarare una intera regione “zona rossa», evidenziando che «se l’innalzamento degli indici dipende da alcune aree o comuni è bene che si intervenga in tempo per isolare quelle aree evitando di bloccare una intera regione».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE