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Il personale Asp ieri a Potenza dopo la fine delle vaccinazioni

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POTENZA – Sono scattati questa mattina i divieti anti covid 19 della zona rossa lucana, come la chiusura delle scuole (eccezion fatta per quelle dell’infanzia), e di tutte le attività economiche non essenziali, più il divieto di spostamenti non necessari anche all’interno del proprio comune.
La stretta anti contagio dovrebbe restare in vigore in Basilicata fino al 14 marzo. Entro domani, però, è atteso il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, che potrebbe cambiare ulteriormente le regole da rispettare, introducendo restrizioni persino maggiori.

Intanto sul decreto del ministro della Salute, Roberto Speranza, con cui è stata imposta la zona rossa alla “sua” Basilicata, è polemica tra l’ex governatore Marcello Pittella e il suo successore, Vito Bardi.
Ieri sera, infatti, Pittella è tornato a rivolgersi a Bardi con un video diffuso attraverso i social network in cui lo ha sfidato ad assumersi la responsabilità dell’accaduto.

«Non esiste che il ministro decida di istituire una zona rossa senza aver ascoltato discusso e condiviso il percorso col presidente della regione interessata», ha dichiarato l’ex governatore.
Pittella ha evidenziato il dato del «30% dei contagi» lucani che sarebbe stato ricondotto a focolai scolastici. Quindi ha puntato il dito contro «il timore di assumersi responsabilità di fare la didattica a distanza».

«Forse c’era timore di fare unA zona rossa solo e soltanto in alcuni comuni». Ha aggiunto il consigliere regionale Pd. «Ma qui si tratta di assumersi delle responsabilità».
Infine la sfida al suo successore: «Metta nero su bianco la richiesta di rivedere il decreto e che lei saprà mettere in campo misure di prevenzione robuste e controlli altrettanto robusti».

«Lei ha il dovere di assumersi le responsabilità – ha tuonato Pittella – e questa regione per mille motivi non può perdere anche il diritto alla speranza al futuro, il piccolo grande sogno di continuare a vivere qui».
Intanto, sul fronte più avanzato del contrasto alla pandemia, la giornata di ieri ha registrato la fine, nella città di Potenza, della fase 2 della campagna vaccinale. Quella dedicata agli anziani con più di 80 anni.

«Sono stati 4.077 (76.8%) i cittadini che hanno compiuto o compiranno 80 anni entro il 31 dicembre 2021 ad aver ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer». Questi i dati resi noti dall’Asp, che nei prossimi giorni proseguirà le vaccinazioni per i più anziani in altri centri del potentino. Mentre nel capoluogo, come pure a Matera, è previsto che a partire da oggi si inizi con la fase 3, e le somministrazioni a personale delle forze dell’ordine e insegnanti.
Meno rassicuranti, invece, i dati dei 1.389 tamponi processati tra sabato e domenica mattina, che hanno fatto registrare altre 101 positività tra residenti in regione, inclusa una ventina di studenti dell’Istituto comprensivo Sinisgalli, di Potenza, dove nei giorni scorsi era stato individuato un focolaio di contagio.
Con 20 guariti di giornata, quindi, il numero dei lucani tuttora positivi al virus è salito ancora fino a 3.818. In crescita anche il dato dei ricoveri che è arrivato a quota 95 con 10 persone in terapia intensiva.

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