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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

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«IL REGALO post elezioni del Governo Meloni ai Comuni e alle Province della Basilicata consiste in un taglio secco di 8.510.380 euro a cui va aggiunto il taglio fatto alla Regione»: Salvatore Adduce di Autonomie locali italiane punta il dito contro il governo Meloni. «Il racconto fantastico di questi quasi due anni di governo della destra – dice Adduce -è stato incentrato sulla favola che tutto procedeva benissimo. Andava tutto bene “Madama la Marchesa” nel corso dell’ultimo anno. Meloni e i suoi Ministri raccontavano balle sull’andamento dell’economia ed in particolare sulla finanza pubblica. Il tutto per accalappiare voti e consenso. Gli organi di informazione troppo spesso hanno suonato la fanfara e nel frattempo però la realtà si è imposta per quella che è».

«Chiuse le urne, – dice Adduce – messo a dimora il bottino elettorale (con qualche significativo dolor di pancia), il Ministro Giorgetti è costretto a dire la verità non solo a parole ma con in mano una grande forbice. Risultato un miliardo di euro vengono tagliati alla spesa corrente dei Comuni e delle Province italiane. Per essere chiari e solo per fare un esempio il Comune di Matera subisce un taglio netto di 1.105.114,00 euro che dovrà sottrarre alla sua attività ordinaria». Il Comune di Lauria subisce un taglio di 197.868,00 euro. Al Comune di Melfi ghigliottina di 303.869,00 euro e via scorrendo la triste graduatoria». «Non citiamo la città di Potenza – dice Adduce – perché insieme a pochi altri Comuni viene “esentata” perché si trova in procedura di dissesto. La Basilicata in proporzione alla sua dimensione è tra le regioni più penalizzate, il sistema messo in piedi dal Governo Meloni è una vera e propria ghigliottina a cui sono stati sottoposti i bilanci comunali e delle Province che solo da qualche anno a questa parte avevano iniziato a respirare dopo i tagli lineari di tremontiana memoria (è il caso qui ricordare la scure che calò sulle amministrazioni locali tra il 2008 e il 2011 con l’ultimo Governo Berlusconi)».

«Tutto ciò comporterà – dice Adduce – il taglio di servizi indispensabili per i cittadini consegnando ancora una volta la patata bollente nelle mani dei sindaci e degli amministratori locali che dovranno fare salti mortali per far quadrare i conti. Vogliamo sperare che tutte le rappresentanze parlamentari lucane vorranno lavorare per impedire questa nuovo scempio ai danni dei cittadini.

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