Donatella Merra
2 minuti per la letturaPOTENZA – «Le dimissioni non si annunciano, ma si presentano. A ogni modo farò valere le mie prerogative». Dopo oltre una giornata trascorsa in silenzio, il presidente della Regione, Vito Bardi, nel pomeriggio di ieri ha rotto gli indugi e replicato così alla “riflessione politica” dell’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità, Donatella Merra, esponente della Lega, che sabato scorso ha comunicato l’intenzione di fare “un passo indietro” non ritrovando più le condizioni per proseguire nell’azione di governo. Il governatore ha diffuso una nota il cui contenuto mostra amarezza (e forse anche sorpresa) per quanto accaduto ma anche determinazione.
«L’assessore Donatella Merra – scrive Bardi – ricambia la fiducia che le è stata accordata in questa legislatura, con parole ingenerose e giudizi incomprensibili su una azione di governo che lei stessa ha più volte riconosciuto in passato e finalizzata ad imprimere quel cambiamento che ci ha portato alla guida della regione. Il cambiamento non è parola vuota, non si traduce nella mera sostituzione di donne e uomini alla guida della Regione – prosegue il presidente -ma in una modifica innanzitutto di stile, nel modo di rappresentare le istituzioni, nel tenere a cuore gli interessi della comunità e nella capacità di sfidare le tante resistenze che subiamo ogni giorno».
A giudizio del governatore lucano «il tentativo di delegittimare tutto il centrodestra nell’approssimarsi di una scadenza elettorale importante per la storia della nostra regione, di fronte al tentativo di restaurazione in atto da parte del vecchio blocco di potere, con conflitti di interessi e poteri forti sfacciatamente schierati, rende la presa di posizione di Donatella Merra utile solo agli avversari politici».
E aggiunge che «la tenuta del centro destra, con le diverse sensibilità e i diversi accenti che la compongono si gioca invece sul senso di responsabilità e di sacrificio, cercando di dare voce a quella Basilicata che non vuol tornare indietro, che ci chiede vicinanza e sostegno nelle difficoltà che vivono le famiglie, nelle sfide che devono sostenere le imprese, nell’impegno dei tanti amministratori locali, nei processi di sviluppo avviati in questa prima legislatura. Sono queste le motivazioni – sottolinea Bardi – che devono animare l’intera coalizione di centro destra, desiderosa di dimostrare che una Basilicata migliore è possibile».
Fino a quella dichiarazione finale: «Mi preme ricordare che le dimissioni non si annunciano, ma si presentano. A ogni modo farò valere le mie prerogative». Dichiarazione che lascia intendere un rapporto non più recuperabile, una rottura definitiva tra il governatore e l’unica donna presente nel suo esecutivo. E, dunque, a una sostituzione, forse anche in tempi brevi, dell’assessore Merra, che indiscrezioni danno come possibile sostenitrice del neo candidato governatore del Pd e dei cattolici di sinistra, Angelo Chiorazzo. Il tempo di individuare un’altra donna, probabilmente, per rispettare la parità di genere in Giunta.
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