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Carlo Rutigliano, Nicoletta Gentile, Giovanni Lettieri e Vito Lupo

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Scelti i “numeri 2” del segretario regionale del Pd Giovanni Lettieri, già al lavoro su un’alleanza giallo-rossa per le regionali: la spunta l’anti-5 stelle materano, Vito Lupo, autore di diversi post al veleno contro l’amministrazione comunale di Bennardi

POTENZA – Rischia sempre più di infrangersi sui Sassi di Matera l’intesa tra Partito democratico e Movimento 5 stelle per le prossime elezioni regionali. A tutto vantaggio dei nostalgici dello storico centrosinistra lucano, che malsopportano le ingerenze dei nuovi alleati su tutta una serie di questioni. A partire dalla scelta del candidato governatore.

Pietra dello scandalo pare destinata ad essere la nomina dei vicesegretari regionali del Pd, arrivata mercoledì sera durante la seduta dell’assemblea regionale convocata per l’integrazione della composizione della stessa assemblea, e la nomina della direzione regionale del partito, che è l’organo a cui spetta la definizione della linea del partito.

Le indiscrezioni della vigilia, infatti, davano per certo il rinvio della designazione dei due vicesegretari di almeno una settimana, assieme a quella della nuova segreteria regionale nel suo complesso, coi vari responsabili per le tematiche di maggiore interesse. Poi è arrivata un’improvvisa accelerazione sul punto e il segretario regionale democratico, Giovanni Lettieri, ha tirato fuori dal cilindro i due nomi che da mesi circolavano con maggiore insistenza.

In primis, quello della segretaria del circolo di Grassano Nicoletta Gentile, espressione dell’area di sinistra guidata dal consigliere regionale Roberto Cifarelli. Quindi quello del materano Vito Lupo, già vice di un altro celebre segretario regionale democratico, Roberto Speranza, tra il 2012 e il 2013, e poi amministratore unico dell’Ater, l’azienda per l’edilizia pubblica di Matera, tra il 2015 e il 2019. Una personalità, quella di Lupo, vicina all’ex segretario cittadino materano, Cosimo Muscaridola, e all’ex deputato Vito De Filippo, ma che si è distinta, negli ultimi anni, per l’opposizione a tutto campo all’amministrazione comunale della città dei Sassi guidata dal sindaco 5 stelle, Domenico Bennardi.

L’immagine che ne viene fuori, insomma, è quella di un partito che da un lato prova con fatica a costruire un’alleanza con i pentastellati, vincendo le reciproche diffidenze, e dall’altro alimenta quelle diffidenze promuovendo ai suoi vertici un anti-5 stelle dichiarato. Basta guardare la bacheca Facebook del neo vicesegretario, d’altronde, per rendersi conto che il giudizio più generoso tra i tanti espressi nei confronti di quelli che lui apostrofa come i «fantastici 5 stelle», o «fantastici 5 stars», molto più di quelli espressi contro il centrodestra al governo in Regione, è quello di «incapaci».

«Far finta di non sapere convinti di darla a bere ai materani». Così il vicesegretario dem in un post di agosto dell’anno scorso che prosegue accusando i pentastellati di Matera di essere «falsi moralisti che si ergono a statisti con il raddoppio retroattivo dell’indennità in tasca». Con una chiosa e un paio di hashtag definitivi: «Quando l’incompetenza sposa il populismo i danni per la comunità sono incalcolabili. #MovimentoGrandeTruffa #PoveraMatera».

Di agosto dell’anno scorso è anche un altro post in cui, sempre a proposito dell’allineamento delle indennità degli amministratori comunali ai nuovi parametri dettati a livello nazionale, si ironizza persino sul reddito di cittadinanza, difeso di recente dalla segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein.

«Dopo aver abolito la povertà sui balconi di Roma, tocca ai fantastici 5stars materani abolire la povertà, la loro!» Così il neo vicesegretario Pd, che poi prosegue augurandosi «fortemente che il flop nazionale e l’implosione dei 5 Stars riguardino molto presto e con qualche anno di ritardo anche i simpatici esponenti Materani, amanti dei selfies, incompetenti e presuntuosi e da quest’anno anche un po’ più ricchi, alla faccia di chi non arriva a fine mese».

Di gennaio dell’anno scorso, invece, è la denuncia dell’«assoluta inadeguatezza e incapacità nel delineare un minimo di progetto o di missione che si vuole perseguire o nello sfruttare tutto quello che di buono le passate amministrazioni hanno saputo costruire e lasciato in eredità agli attuali amministratori (progetti, investimenti e finanziamenti assentiti) senza contare la grandissima occasione del Pnrr». Con dose di ironia finale sulle «stelle materane (…) sempre più cadenti», che hanno «troppa voglia di imitare i loro vari e vacui leader nazionali», e la bellezza della democrazia per cui «tra qualche tempo si vota e i cittadini materani non rifaranno lo stesso errore».

Lupo ha ripetuto il suo giudizio su un’amministrazione comunale che «naviga a vista», o non naviga affatto «a causa dell’incompetenza e dell’improvvisazione di chi governa», inoltre, in una nota diffusa alla stampa non più tardi di 9 mesi fa, a dicembre dell’anno scorso.

Ad alimentare ulteriormente la diffidenza dei promessi alleati verso il nuovo corso del Pd, e i suoi esponenti di vertice, c’è poi il filone Ater dell’inchiesta giudiziaria sulle commesse pilotate del Comune di Matera, in cui Lupo risulta indagato, assieme a Muscaridola, per due ipotesi di abuso d’ufficio in concorso relative alla gestione del personale dell’ente. Inchiesta per cui a giugno sono stati notificati gli avvisi di chiusura delle indagini e i pm materani di appresterebbero a chiedere il rinvio a giudizio.

Fumo negli occhi, insomma, per gli attivisti di un movimento che a lungo ha impugnato la bandiera giustizialista, e da mesi fa i conti con accese discussioni interne, anche a livello locale, sulla fattibilità o meno di un’alleanza con quelli che un tempo avrebbero chiamato i «pidioti», e figure con pendenze giudiziarie più o meno importanti quale l’ex governatore Marcello Pittella (Azione).

Come pure sull’opportunità della candidatura alla presidenza della giunta di una personalità sostenuta da una parte importante del Pd come il re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo, nonostante l’evidente conflitto di interessi rappresentato dall’appalto per l’assistenza domiciliare integrata gestito per conto della Regione dalla sua Auxilium.

«E’ un onore e una grande responsabilità poter ricoprire tale incarico. Per la prima volta Matera e la sua Provincia possono contare su due figure apicali del partito, in quanto anche la segretaria del circolo di Grassano Nicoletta Gentile ha il mio stesso incarico».

Queste le prime parole affidate ai social dal neovicesegretario Lupo, a margine dell’assemblea regionale del Pd.
«Nel ringraziare per la fiducia accordatami Vito De Filippo e i componenti dell’assemblea che mi hanno eletto – ha aggiunto Lupo -, farò il possibile per onorare l’impegno con grande entusiasmo e passione e per cercare di dare il mio contributo affinché il Pd e il centro sinistra possa vincere le prossime regionali».

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