Vito Bardi
3 minuti per la letturaIl presidente Bardi dimissiona il dirigente Francesco Bertolan dopo lo scandalo al Dipartimento Salute con le presunte molestie ad una funzionaria
POTENZA – Si è dimesso dall’incarico di direttore generale del Dipartimento salute della Regione Basilicata l’ingegnere vicentino Francesco Bortolan, travolto dallo scandalo per le presunte molestie telefoniche a una funzionaria regionale.
Ad annunciare la «presa d’atto» delle dimissioni, anticipate nei giorni scorsi dal Quotidiano, è stato il governatore Vito Bardi in persona, parlando di un «un gesto che chiude una vicenda delicata».
Il governatore non è entrato nel merito delle verifiche sull’accaduto avviate la scorsa settimana, quando aveva parlato del rispetto delle donne come «un principio rispetto al quale non sono ammesse deroghe o compromessi». Si è richiamato, piuttosto, a quei «principi di etica ed estetica pubblica», da lui più volte evocati allorquando sono state sollevate questioni di opportunità rispetto al comportamento di esponenti della maggioranza. Principi «ancora una volta declinati», ha sottolineato il governatore.
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MOLESTIE IN REGIONE, BARDI DIMISSIONA IL DIRIGENTE, LE REAZIONI
Resta da capire, quindi, se alle dimissioni si aggiungeranno strascichi di altra natura, giudiziaria e non, per l’ormai ex dg, che avrebbe bersagliato di messaggi scabrosi la funzionaria presa di mira. Messaggi che la donna ha poi mostrato al consigliere regionale di minoranza Massimo Zullino (Basilicata oltre), che ha posto a sua volta l’accaduto all’attenzione, tra gli altri, della presidente della commissione consiliare Sanità, Dina Sileo (Misto).
Ieri mattina sul caso delle presunte molestie era intervenuto anche il consigliere regionale del Pd, Roberto Cifarelli, chiedendo chiarimenti sulle voci circolate su altre testate d’informazione locale a proposito dell’assenza per ferie dal suo ufficio di Bortolan, arrivato in Basilicata a novembre dell’anno scorso e spesso al lavoro “a distanza” dalla sua Vicenza.
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CIFARELLI E L’ATTACCO A BARDI
Cifarelli aveva ipotizzato una vera e propria «fuga», e una «evidente insubordinazione istituzionale (…) che metterebbe in cattiva luce l’intera Basilicata» mentre il governo regionale provava a «prendere tempo».
Dopo la diffusione della notizia delle dimissioni, quindi, il consigliere democratico aveva corretto il tiro soltanto in parte.
«Si è dimesso oggi, mentre è in ferie? O Bardi ha provato a fare lo gnorri ed ha tirato fuori le dimissioni dopo il mio comunicato odierno? E il dg ha fornito spiegazioni?» Questi gli interrogativi sollevati, su Twitter, da Cifarelli, che al governatore ha replicato sostenendo che «etica ed estetica vanno sostanziate e non declamate».
Ieri sulle dimissioni di Bortolan è intervenuto anche il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, che soltanto mercoledì aveva attaccato Bardi parlando di «sanità al collasso» e «grandi manager» scelti dal governatore ma incapaci di andare oltre l’ordinaria amministrazione.
«In Basilicata non lo rimpiangerà nessuno». Ha dichiarato Rosa riferendosi a Bortolan. «E non per il pruriginoso gossip che pare lo coinvolga, del quale non mi interessa parlare. Ma per il nulla che ci ha lasciato in questi mesi. Salutato come il manager di grande esperienza che doveva salvare la Sanità lucana, di lui ricorderemo che, in quelle settimane in cui si degnava di venire a Potenza, lo faceva di martedì per poi ripartire, si spera con spese a suo carico, il giovedì; teneva le audizioni in commissione consiliare in pigiama, comodamente da casa».
«Mi auguro, innanzitutto come lucano, che la prossima nomina sia più lungimirante – ha concluso il senatore meloniano -, anche in considerazione della manciata di mesi che restano prima della fine della legislatura».
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