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Vito Bardi

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Arriva lo stop al presidente Vito Bardi da parte di FdI sull’apertura in consiglio regionale ai moderati in uscita dal Pd

POTENZA – No all’apertura ai «moderati» in fuga dal Pd di Elly Schlein compiuta dal governatore Vito Bardi. È arrivato dai vertici di Fratelli d’Italia Basilicata l’inatteso altolà al governatore lucano, che lunedì aveva commentato l’elezione della deputata alla segreteria del Partito democratico parlando di una coalizione di centrodestra che «si pone come il naturale interlocutore di chi non appartiene a una cultura politica radicale ed estremista».

«Il centrodestra uscito vincente da tutte le ultime competizioni elettorali in Basilicata non ha bisogno di “aggiustamenti”». Così in una nota congiunta i 3 parlamentari FdI, Gianni Rosa, Aldo Mattia e Salvatore Caiata, i coordinatori provinciali di Potenza e Matera, Giuseppe Giuzio e Augusto Toto, il segretario regionale Piergiorgio Quarto e il capogruppo in Consiglio regionale Tommaso Coviello.

FRATELLI D’ITALIA (FdI) BLOCCA BARDI SUI MODERATI CON TONI PICCATI

Una nota dal tono piccato, che tradisce un evidente fastidio per l’iniziativa politica assunta dal governatore, sempre più alla ricerca di alleati preziosi con cui costruire la sua candidatura a un secondo mandato, nel 2024. Mentre i meloniani pensano già ad altro e cederebbero ben volentieri alla Lega la guida della coalizione alle regionali, per provare a conquistare con un loro uomo il Comune di Potenza.

«Il centrodestra che ha vinto le ultime competizioni elettorali – prosegue la nota dei vertici lucani di FdI – lo ha fatto non guardando a quale elettorato conquistare, se moderato o estremista, ma lo ha fatto rivolgendosi a tutti i cittadini. La politica del dover piacere a tutti i costi non paga. Così come non pagano l’immobilismo e gli slogan. I cittadini hanno bisogno, e lo hanno dimostrato anche con le ultime elezioni nazionali e regionali, di politici che sappiano prendere decisioni anche scomode per il bene di tutti».

«L’errore che è stato fatto negli ultimi anni dalla politica – così conclude la nota dei vertici di Fratelli d’Italia – è quello di mascherarsi dietro la cosiddetta società civile per nascondere le proprie mancanze. Ed è un errore che il centrodestra e Fratelli d’Italia in testa non ha intenzione di ripetere».

CARMINE CICALA PASSA A FRATELLI D’ITALIA

Sempre ieri, a riprova della perdurante forza attrattiva del partito della premier Meloni è stato ufficializzato il passaggio a Fratelli d’Italia del presidente del Consiglio regionale, l’ex leghista Carmine Cicala, alla presenza, tra gli altri del responsabile nazionale organizzazione del partito, Giovanni Donzelli.

«È con grande convinzione – ha affermato Cicala – che quest’oggi aderisco a FdI, una scelta frutto di un percorso politico che in maniera naturale mi ha portato a condividere i valori di un partito che ha la grande responsabilità di guidare l’Italia in un periodo storico particolarmente complesso. Con grande piacere entro a far parte di una compagine dalla forte vocazione maggioritaria, vicina alla gente, in una visione pragmatica che ha come obiettivo prioritario la soluzione dei problemi concreti delle persone. Sostegno alla libera iniziativa imprenditoriale, pianificazione di un fisco più equo, lotta alla disoccupazione, identità culturale della nazione, cultura della legalità rappresentano un sistema valoriale da sostenere per assicurare un futuro migliore all’Italia quanto alla Basilicata».

Soddisfatto Donzelli, che ha colto l’occasione per ricordare il contributo della Basilicata agli approvvigionamenti energetici del Paese concordando sull’opportunità che il governo le riservi un’attenzione particolare. «Con l’ingresso del presidente Cicala – ha affermato Quarto – FdI rilancia l’impegno per la Val d’Agri, un territorio motore dell’economia regionale».

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