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Grazie ai renziani da un lato e all’ex grillino Giorgetti, Bardi si salva in Consiglio regionale e salva anche il gas gratis

POTENZA – Via libera all’esercizio provvisorio di bilancio della Regione Basilicata e di una serie di enti controllati, con gli impegni necessari a garantire il gas gratis per le famiglie lucane, grazie all’ex M5s Gino Giorgetti, che con la sua dichiarazione di astensione ha mantenuto il numero legale al momento del voto. E via libera anche alle modifiche alla legge sugli usi civici, col voto favorevole di Giorgetti e il numero legale assicurato dalla dichiarazione di astensione dei renziani Mario Polese e Luca Braia.

È stata una staffetta di stampelle quella che ha consentito all’amministrazione regionale guidata dal governatore Vito Bardi di uscire indenne (e di salvare il provvedimento simbolo del Gas gratis), se non addirittura rafforzata, dalla seduta del Consiglio regionale di ieri.

FIBRILLAZIONI DELLA MAGGIORANZA IN CONSIGLIO REGIONALE

A scatenare le fibrillazioni della maggioranza è stata l’ennesima assenza del forzista Francesco Piro, sempre più irrequieto dopo la vicenda giudiziaria che lo ha colpito agli inizi di ottobre, e gli è già costata, tra l’altro, l’incarico di vicepresidente del Consiglio. Tanto che qualcuno già ipotizza un suo passaggio, a gennaio, sotto le insegne di Idea, per perorare la causa di Vincenzo Baldassarre come nuovo assessore all’agricoltura a scapito proprio di Forza Italia.

Ancora una volta, quindi, a salvare il generale e i suoi da un sicuro naufragio hanno pensato il ritrovato Giorgetti, rientrato a fine novembre al suo posto tra i banchi del parlamentino lucano 2 anni e mezzo dopo l’avvicendamento disposto per effetto di una pronuncia del Tar Basilicata – recentemente rovesciata – con Carmela Carlucci. Come pure i renziani Mario Polese e Luca Braia, sebbene sull’esercizio provvisorio di bilancio abbiano optato per il non voto assieme al resto delle opposizioni, testando la resistenza di questa nuova maggioranza puntellata da Giorgetti sul banco di prova più difficile.

CON L’AIUTO “DALL’ESTERNO” BARDI SALVA ANCHE IL GAS GRATIS

Basti pensare alle conseguenze politiche che avrebbe avuto il passaggio in esercizio provvisorio senza gli impegni necessari al prosieguo delle erogazioni alle compagnie energetiche per garantire il gas gratis alle famiglie lucane anche nei prossimi mesi.

Sul disegno di legge sugli usi civici, infatti, i due renziani sono arrivati a loro volta in soccorso a una maggioranza che in seguito all’abbandono dell’aula del governatore Vito Bardi avrebbe potuto contare soltanto su 10 voti su 21. Incluso quello di Giorgetti. Col rischio di uno scioglimento anticipato della seduta per mancanza del numero legale.

Oltre all’esercizio provvisorio di bilancio della Regione, ieri il consiglio ha autorizzato fino al 30 aprile 2023 anche quello del Consiglio regionale, dell’Agenzia di promozione territoriale (Apt), dell’Agenzia lucana di sviluppo ed innovazione in agricoltura (Alsia), dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario (Ardsu), dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente in Basilicata (Arpab), dell’Ente di gestione del Parco regionale di Gallipoli Cognato – Piccole dolomiti lucane, dell’Ente di gestione del Parco archeologico storico naturale delle Chiese rupestri del materano, dell’Ente di gestione del Parco naturale regionale del Vulture, dell’Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (Egrib) e dell’Agenzia regionale per il lavoro e l’apprendimento Basilicata.

In precedenza, invece, era stata approvata una serie di documenti contabili di importanza minore, sui quali in qualche caso anche i due consiglieri del Movimento 5 stelle avevano dichiarato di astenersi, come il disegno di legge “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2019 dell’Agenzia regionale lavoro e apprendimento Basilicata – Arlab”, il ddl “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2020 Arlab”, il “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2021 Arlab”; e il rendiconto della gestione del bilancio del Consiglio regionale 2021.

COSA ACCADE CON L’ESERCIZIO PROVVISORIO

Per legge, nel corso dell’esercizio provvisorio, possono essere impegnate solo spese correnti e le eventuali spese correlate, riguardanti le partite di giro, salvo quelle riguardanti i lavori pubblici di somma urgenza o altri interventi di somma urgenza. Non è consentito il ricorso all’indebitamento e gli enti possono impegnare mensilmente, per ciascun programma, unitamente alla quota dei dodicesimi non utilizzata nei mesi precedenti, spese correnti non superiori ad un dodicesimo delle somme previste nel secondo esercizio dell’ultimo bilancio di previsione deliberato, ridotte delle somme già impegnate negli esercizi precedenti e dell’importo accantonato al fondo pluriennale, con esclusione delle spese tassativamente regolate dalla legge, non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi e le spese a carattere continuativo necessarie per garantire i servizi esistenti.

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