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La conferenza stampa di ieri

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POTENZA – Una «staffetta» di protesta in occasione delle prossime convocazioni del Consiglio regionale, se non verrà fissata una seduta straordinaria per discutere su quanto accaduto la scorsa settimana, con le frasi sessiste indirizzate dal consigliere regionale Rocco Leone (FdI) all’assessore regionale alle Infrastrutture Donatella Merra (Lega). Più una riunione aperta della Commissione regionale pari opportunità, in cui saranno invitate a partecipare Merra, il difensore civico Antonia Fiordelisi, e la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Sono queste le iniziative annunciate, ieri, dalla stessa Commissione pari opportunità, per voce della presidente Margherita Perretti, ieri durante una conferenza stampa indetta con l’obiettivo di tenere alta l’attenzione sul tema. Evitando che sull’accaduto cada l’«oblio».

«Quella vergognosa frase pronunciata dal consigliere regionale Rocco Leone, già assessore alla Sanità dell’attuale Giunta regionale e, in quanto tale presidente dell’Osservatorio Regionale sulla violenza di genere e sui minori, rappresenta una grave offesa per la dignità delle donne, l’immagine dell’Istituzione Regione e di tutta la Basilicata». Così Perretti, per cui «la leader di Fratelli d’Italia è, quindi, perfettamente consapevole di come nel nostro Paese spesso le donne siano scoraggiate dall’avere un loro protagonismo, soprattutto in politica». Di qui la richiesta di un suo intervento in prima persona sull’accaduto.

«Abbiamo, inoltre, inviato – ha reso noto la presidente della Crpo – una formale richiesta al presidente Cicala, chiedendo di convocare in tempi rapidi una seduta straordinaria del Consiglio regionale a cui sia invitata a partecipare la commissione, per avviare un dibattito su questa vicenda che toccano l’etica e la dignità della politica e dei suoi attori. Richiesta che non è stata accolta in quanto lo Statuto non contempla la possibilità di sedute congiunte, nemmeno con altri organismi consiliari. Abbiamo invece ricevuto la piena disponibilità ad un incontro con l’Ufficio della presidenza del Consiglio per avviare un dibattito ed iniziative che tengano alta l’attenzione sul tema».

Perretti e la Commissione pari opportunità al completo hanno evidenziato «la necessità di una riflessione pubblica ed istituzionale proprio nella sede in cui l’offesa all’assessora si era consumata». Riflessione che a loro avviso «sarebbe dovuta avvenire nell’immediato dell’accaduto», su impulso dei «consiglieri presenti in aula».

Di qui l’«auspicio che il presidente della Regione o cinque consiglieri regionali vogliano richiedere la convocazione di un Consiglio straordinario sul tema con l’audizione delle componenti della Crpo, come commissione, quindi, è che si riprenda il cammino della proposta di legge presentata un po’ di tempo fa dai consiglieri del Pd in tema di parità di genere per giungere quanto prima ad una legge regionale e che torni a riunirsi l’Osservatorio Regionale sulla violenza di genere e sui minori».

Durante la conferenza stampa è stata contestata anche l’autosospensione dall’incarico istituzionale ricoperto comunicata da Leone all’indomani dell’esplosione del caso, evidenziando che il regolamento del Consiglio regionale «prevede che i provvedimenti di censura debbano essere deliberati dal Consiglio». «Riteniamo, quindi, che l’iniziativa del consigliere Leone non abbia alcuna valenza e continuiamo a richiedere che il presidente e l’ufficio di presidenza valutino come ingiurioso ed offensivo il comportamento del consigliere Leone, rivolto nel corso dei lavori del Consiglio regionale nei confronti dell’assessora Merra, pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni».

«È evidente che – ha concluso Perretti – richiamandoci al rispetto della dignità delle donne e delle Istituzioni, la sintesi migliore di questa vicenda sarebbe la richiesta di dimissioni al consigliere Leone da parte del suo stesso partito, quelle stesse dimissioni che Fratelli d’Italia chiese ed ottenne per Gozzini all’epoca delle offese all’onorevole Meloni, appellandosi all’esemplarità per le giovani generazioni».

Alla conferenza stampa ha partecipato, seduto in prima fila, anche un personaggio non nuovo alle polemiche per le sue proprie espressioni sessiste come Domenico Leccese, noto per aver preso di mira, in rete, giornaliste e personalità dello spettacolo quali Francesca Barra e Selvaggia Lucarelli.

Da registrare, poi, c’è l’intervento della segretaria della Cisl Basilicata Luana Franchini, che ha denunciato la presenza, in regione di una «cultura ostile all’espressione e alla partecipazione delle donne».

«Le gravi parole di Leone nei riguardi di Merra – ha dichiarato Franchini – richiedono, oltre che provvedimenti adeguati alla gravità dell’episodio, anche una seria riflessione sulla condizione delle donne lucane nella società e ci spronano a sostenere un profondo cambiamento culturale e organizzativo che renda i luoghi di lavoro e tutti i contesti aperti e accoglienti nei riguardi delle donne».

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