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Vito Bardi e Carmine Cicala

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POTENZA – È salito a 7mila euro il conto annuale delle spese per missioni fuori regione del presidente del parlamentino lucano, Carmine Cicala. Più di quanto rendicontato dal governatore Bardi in persona nello stesso periodo.

È quanto emerge dalla documentazione pubblicata nelle scorse settimane nella sezione dedicata alla trasparenza del portare della Regione Basilicata, dove per legge vanno resi disponibili dichiarazione dei redditi, dati patrimoniali e quant’altro degli eletti. L’exploit di spese per missioni di Cicala è arrivato negli ultimi 12 mesi del suo mandato alla guida del parlamentino lucano, scaduto agli inizi di novembre.

A differenza di quanto fatto dagli altri esponenti di vertice dell’amministrazione regionale che hanno chiesto i rimborsi in questione, tuttavia, nel rendiconto del presidente del Consiglio compare anche il dettaglio delle missioni effettuate. E non solo il totale per mesi di competenza. Così è possibile comprendere anche quale sia stata la spesa che ha determinato l’inatteso “sorpasso” del leghista CIcala nei confronti del governatore, che è chi ha la rappresentanza piena dell’istituzione regionale. Come la 4 giorni a Venezia, tra il 3 e il 7 novembre 2020, per il seminario “I controlli della Corte dei conti e i complessi equilibri del sistema delle Autonomie”, organizzato dalla Corte dei conti e dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome, in collaborazione con il Consiglio regionale per il Veneto.

Da notare c’è anche l’assenza di quasi tutta la seconda parte del 2021 nel rendiconto delle spese di missione del governatore, che si ferma a luglio. Ma anche in quello presentato l’anno scorso erano evidenziate una serie di spese risalenti al 2019. Per un confronto più preciso tra le spese dei due presidenti, quindi, andrebbe atteso l’anno prossimo.

Sommando i totali dei tre anni dall’inizio della legislatura (2019-2020-2021), ad ogni modo, il governatore resta avanti con oltre 16mila euro di spese rimborsate contro le quasi 12mila di Cicala. Diverso il discorso degli assessori, che pure hanno diritto al rimborso delle spese di missione ma ne hanno usufruito in maniera molto diversa.

Basti pensare all’assessore regionale alla Sanità, il forzista Rocco Leone, che non risulta aver chiesto indietro un solo euro per esborsi di questo tipo. Sono salite da 2mila a 3mila euro, invece, le spese per missione del vice governatore nonché assessore all’Agricoltura, il leghista Francesco Fanella, e da 1.200 a 2.200 quelle dell’altro assessore leghista, Donatella Merra, che ha competenza per le infrastrutture. Pressappoco lo stesso incremento evidenziato anche nel rendiconto dell’assessore all’Ambiente, il meloniano Gianni Rosa.

In discesa, infine, le spese per missioni portate a rimborso dall’altro assessore forzista, Francesco Cupparo, che nel 2020 aveva chiesto indietro poco meno di mille euro, ma per l’anno scorso ha presentato un rendiconto di meno della metà.

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