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Sugli appalti all’Acquedotto Lucano si cambia guida, scelto il nuovo responsabile: è il campano Luigi Cierciello Renna, ex finanziere per 6 anni all’Autorità anticorruzione


POTENZA – Si volta pagina nella gestione degli appalti ad Acquedotto lucano spa. Mentre si trascina l’attesa per il verdetto del gip su arresti per mazzette e appalti truccati chiesti a settembre dai pm di Potenza.
Dovrebbe prendere possesso del suo nuovo incarico questa settimana, infatti, il nuovo capo della Direzione appalti della società che gestisce il servizio idrico integrato in Regione.
Si tratta del 48enne Luigi Cierciello Renna, originario di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, ma di casa a Roma da qualche anno.

Renna ha avuto la meglio dei 13 che avevano risposto, come lui, all’avviso pubblicato a fine novembre dell’amministratore unico di Al spa, Alfondo Andretta. Durante i giorni più caldi della crisi idrica esplosa sul finire della scorsa estate per il prosciugamento della diga Camastra. Una crisi senza precedenti, aggravata dall’incognita sulle misure richieste dagli inquirenti della procura di Potenza nei confronti di alcuni dipendenti di Acquedotto lucano e diverse imprese assegnatarie dell’appalto per la manutenzione della rete. Di qui la decisione dell’amministrazione unico, praticamente obbligata, di imprimere un ulteriore cambio di passo, dopo la nomina come consulente «a supporto del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct)» del colonnello in pensione dei Carabinieri Antonio Milone, già comandante del reparto operativo dell’Arma di Potenza.

CHI È LUIGI CIERCIELLO RENNA NUOVO RESPONSABILE DEGLI APPALTI PER ACQUEDOTTO LUCANO

Renna lascia l’incarico di componente del controllo strategico della città metropolitana di Roma Capitale, e di consulente per la gestione dei contratti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Nel suo curriculum, però, spiccano altre esperienze lavorative come i 4 anni alle dipendenze della Sogin (2020-2024), che è la società incaricata dello smantellamento dell’impiantistica nucleare italiana, e i sei anni precedenti (2014-2020) all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), dove ha prestato servizio prima con funzioni di staff e poi come segretario della commissione di studio per l’attuazione del codice per gli appalti pubblici. Quando era ancora presidente l’attuale procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone.

Tra il 2010 e il 2014 Renna aveva prestato servizio anche negli uffici di gabinetto dei ministri di Ambiente e Agricoltura, in comando dalla Guardia di finanza dove si era arruolato nel 1998.
Quanto a titoli di studio, nel suo lungo curriculum si parla, tra l’altro, di due lauree magistrali, Giurisprudenza e Scienze politiche, una laurea triennale in Scienze dell’organizzazione, due master, amministrazione aziendale e finanza d’impresa, e un dottorato di ricerca in scienze agrarie e agroalimentari.

LE NECESSITÀ LEGATE ALL’EMERGENZA IDRICA IN BASILICATA

Nel bando per la selezione del nuovo «direttore della direzione appalti» si evidenziava «la necessità e l’urgenza di assicurare la continuità aziendale negli ambiti gestionali più nevralgici, considerata la fase di emergenza idrica attualmente in essere nella Regione Basilicata e, pertanto, la necessità di coprire con urgenza la vacanza creatasi in organico». In seguito al congedo per raggiunti limiti d’età dell’ex dirigente che è anche il principale indagato dell’inchiesta dei pm di Potenza.

Quanto alle mansioni si spiega che il nuovo capo della direzione appalti dovrà assolvere «gli obblighi di legge connessi alle varie procedure di appalto relazionandosi con le autorità competenti», garantire «la stesura dei contratti di appalto per i diversi settori», predisporre modelli contrattuali da utilizzare nei rapporti ordinari che caratterizzano l’attività aziendale, specialmente nei confronti dei fornitori e delle imprese che si aggiudicano lavori di evidenza pubblica», organizzare e gestire l’albo dei fornitori, e assicurare «l’attuazione delle procedure relative alla gestione esecutiva degli appalti per tutti i settori aziendali».

LA VALUTAZIONE DELLE CANDIDATURE, LA NOMINA E L’INSEDIAMENTO

A valutare le candidature per l’incarico, di durata triennale, è stata una commissione presieduta dal professor Marcello Cardi e completata dal professor Pierfrancesco Lotito e dal direttore dell’Ispettorato del lavoro di Potenza, Michele Lorusso.
L’insediamento del nuovo dirigente dell’ufficio appalti di Al spa arriva alla vigilia di altri appuntamenti importanti per la società di proprietà della Regione Basilicata e di 119 su 131 comuni lucani.
Nelle prossime settimane è prevista, in particolare, la designazione dei sette componenti di un nuovo organismo di «controllo analogo» in via di istituzione sulla scorta dei solleciti della Corte dei conti.

A fine aprile, invece, è stata già fissata un’assemblea per la riorganizzazione dei vertici aziendali voluta da un inedito asse tra FdI, Lega, pezzi di Forza Italia e centrosinistra. Con l’abbandono dell’amministratore unico e il ritorno a un consiglio di amministrazione a 5 componenti, a scapito della linea del governatore Vito Bardi che avrebbe voluto la conferma per altri 3 anni di Andretta nel ruolo che continua a ricoprire.
Intanto restano da gestire circa 300 milioni di euro per le attività ordinarie e mezzo miliardo di euro di progetti finanziati col Pnrr. Progetti indirizzati perlopiù al contrasto alla dispersione idrica che andranno completati entro giugno del 2026. Pena il rischio di perdere i finanziamenti ottenuti.

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