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I costi mensili della Regione Basilicata e i suoi apparati. Per le indennità di agosto il massimo ente lucano ha già liquidato 320.086 euro
POTENZA – Un documento della Regione rende più facile comprendere quanto gli stipendi dei consiglieri regionali – insieme a quelli di alcuni organi dell’ente – pesino nel loro complesso.
Si tratta di una determina dirigenziale (dell’ufficio Gestione degli organi politici e del personale, all’interno del dipartimento Segreteria generale del consiglio) che decide l’impegno e la liquidazione delle indennità spettanti nel mese di agosto 2024 ai consiglieri regionali, ai componenti della giunta non consiglieri, al presidente e ai componenti del Corecom, alla presidente della Commissione regionale per le parità e le pari opportunità tra uomo e donna. Si tratta in tutto di 28 persone (venti consiglieri più il presidente dell’assemblea e un’assessora esterna, Laura Mongiello, a cui si aggiungono i cinque componenti il Corecom e la presidente delle Pari opportunità).
I COSTI DELLA REGIONE BASILICATA: 156.200 EURO PER INDENNITA’ DI CARICA
La parola “stipendio” semplifica: si tratta di un emolumento composto da numerose voci, tutte specificate nella determina in questione.
Ed eccole qua, con la somma stanziata: 156.200 euro per indennità di carica ai consiglieri regionali; 23.960 euro per indennità di funzione (cioè per incarichi particolari, come presidente del consiglio o di commissione) ai consiglieri regionali; 60.350 euro come spese per l’esercizio del mandato ai consiglieri regionali (cioè, i contratti che stipulano con i collaboratori esterni);
17.280,61 euro per versamento imposta Irap consiglieri e assessori esterni; 442,68 euro per rimborso spese missione consigliere regionale; 45.730 euro per indennità di carica e funzione agli assessori esterni; 7.310 euro per spese per l’esercizio del mandato agli assessori esterni; 3.564 euro per indennità di funzione al presidente e componenti Corecom; 1.305,11 euro per rimborso spese missione presidente Corecom; 302,94 euro per versamento imposta Irap componenti Corecom; 1.188 euro per indennità di funzione alla presidente della Commissione pari opportunità; 100,98 euro per versamento imposta Irap presidente Commissione pari opportunità; 2.352 euro per rimborso crediti Irpef da Mod. 730-4-2024 ai consiglieri. In totale, 320.086,32 euro. Parliamo di indennità nette.
Indennità non pagate e spese considerate
Per la precisione, alcune voci (le indennità non pagate a luglio a Mongiello e ai consiglieri supplenti) potrebbero giustificare una somma più alta del solito. Anche se non ci sono le spese – solitamente considerate – per Difensore civico e Garante per l’infanzia e l’adolescenza, cessati dalla carica il 31 luglio scorso.
Se si dovesse fare una media dei soldi stanziati a testa, sarebbe di oltre 11.431 euro. Parliamo appunto di media di soldi impegnati dalla Regione per ciascun soggetto considerato, e non di media di stipendio, dato che ci sono fra di loro notevoli disparità di emolumento.
Per la cronaca, il grosso della somma trova copertura su numerosi capitoli del Bilancio finanziario gestionale per il triennio 2024-2025-2026 del consiglio regionale – esercizio 2024, mentre il residuo di 2.352 euro (a titolo di rimborso credito Irpef) è coperto da un capitolo particolare dello stesso bilancio del consiglio.
LE SOMME DEI MESI SCORSI
Ed ecco le somme dei mesi scorsi, andando a ritroso nel tempo: a luglio 263.927,18 euro, a giugno 263.444,32 euro, a maggio 273.769,89 euro (più 15063,83 euro), ad aprile 282246,55 euro, a marzo 286.389,35 euro, a febbraio 285277,55 euro, a gennaio 286.072,04 euro; poi nel 2023: a dicembre 294.220,38 euro, a novembre 284.698,62 euro, a ottobre 296.528,6 euro, a settembre 285.488,33 euro.
In totale 3.151.935,41 euro.
Per fare una comparazione, le indennità agli stessi soggetti istituzionali nell’agosto del primo anno pre-Covid utile, il 2018, ammontavano a 257.309,19 euro. E la comparazione si può allargare all’anno (quindi da settembre 2017 a ottobre 2018): la spesa totale è di 2.920.125,34 (calcolata con un forfait mensile per l’Irap parametrato sulla spesa attuale, dato che in quell’anno solare veniva prevista anche per ex consiglieri regionali e titolari di assegno di reversibilità, non calcolati nell’ultimo anno).
Dunque, oltre 230.000 euro in più in soli sei anni.
Queste somme – nella loro significatività – dovrebbero essere calmierate dalla legge regionale 21 dicembre 2017, n. 37 “Contenimento dei costi della politica: diminuzione emolumenti Consiglieri regionali della Basilicata” che, modificando la legge regionale 38 del 2002, ha ridotto l’indennità di carica e di funzione oltre ad aver rimodulato la ripartizione delle spese per l’esercizio del mandato nella misura del 10 per cento (a partire dal primo gennaio 2018). Eppure, come si è visto, nonostante le riduzioni dal 2018 a oggi l’esborso da parte dell’ente non è diminuito ma anzi aumentato.
Una curiosità: nell’inverno 2012 (quando la Regione Basilicata aiutò i cittadini colpiti dall’alluvione dell’anno precedente distribuendo 700.000 euro) l’ente decise che dal gennaio 2013 ai consiglieri regionali sarebbe stati corrisposti 4.500 euro al mese come spese per l’esercizio del mandato. Nell’ultimo anno queste spese sono costate all’ente 716.210 euro.
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