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La Regione Basilicata fissa le date per il concorso per dirigenti, i sindacati: «Stupiscono tempi e modalità, posticipare le prove a settembre»


POTENZA – «Posticipare le prove» del concorso per dirigenti della Regione Basilicata. E’ quanto chiedono le segreterie regionali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil – rappresentate rispettivamente da Giuliana Scarano, Giuseppe Bollettino e Antonio Guglielmi – dopo la convocazione delle prove, che si attendeva da tempo.

«La pubblicazione del diario d’esame e dell’avviso di convocazione relativo al concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di 18 unità di personale dirigenziale della Regione Basilicata, dopo ben due anni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando, è sicuramente una buona notizia – scrivono in una nota Scarano, Bollettino e Gugliemi -. A più riprese la Fp Cgil, la Cisl Fp e la Uil Fpl hanno sollecitato l’espletamento del concorso bandito, di cui si erano perse ormai le tracce, evidenziando le gravi carenze di personale dirigenziale in Regione e lo stato di sofferenza nel quale versano gli uffici dell’ente. Stupisce tuttavia l’improvvisa e inaspettata accelerazione impressa con la pubblicazione dell’avviso di convocazione a soli 15 giorni dallo svolgimento delle prove scritte, nel rispetto del termine minimo previsto dal bando».

CONCORSO ALLA REGIONE BASILICATA, I DUBBI DEI SINDACATI

Le organizzazioni sindacali evidenziano, inoltre, che «la stessa scelta delle date, nel pieno della stagione estiva, appare inopportuna atteso che i partecipanti sono prevalentemente funzionari della Regione o comunque di pubbliche amministrazioni. Altra peculiarità è la concentrazione delle due prove scritte nella medesima giornata e dunque poche ore a disposizione a fronte della molteplicità delle materie oggetto d’esame. Insomma un tour de force nel quale occorrerà conciliare attività lavorativa e sprint per la preparazione finale».

Ecco perché, «alla luce di queste considerazioni – le segreterie della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil – chiedono di valutare la possibilità di posticipare le prove concorsuali almeno alla prima decade di settembre per garantire la più ampia partecipazione dei candidati».

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