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Il deputato di Fdi, Salvatore Caiata, chiede al governatore Vito Bardi di intervenire in merito all’emergenza idrica in Basilicata
«QUELLO però che vorremmo sapere dalla politica regionale è cosa intenda fare per ridurre i disagi quotidiani per i cittadini e soprattutto perché non si è intervenuti prima».
Si è rivolto così ieri il deputato potentino di FdI, Salvatore Caiata, alla giunta regionale di centrodestra, guidata dal governatore Vito Bardi. Intervenendo sui disagi provocati dalle interruzioni idriche per la mancanza d’acqua nell’invaso della Camastra.
FDI NON RISPARMIA BARDI SULL’EMERGENZA IDRICA IN BASILICATA
«Dalle foto che vediamo è possibile notare la presenza di ampie banchine di fango che inevitabilmente ci fanno porre delle domande». Ha proseguito Caiata. «Da quanto tempo la diga della Camastra non viene pulita e defangata? Quanto fango c’è nell’invaso? La manutenzione della rete idrica è una necessità di cui siamo tutti consapevoli eccetto, evidentemente, i dirigenti di Acquedotto Lucano che avrebbero dovuto programmarla prima di arrivare all’emergenza. Perché non è stata fatta?».
L’IRONIA DI CAIATA: C’È CHI SI AFFIDA ALLA DANZA DELLA PIOGGIA
Quindi l’affondo proprio su Al spa. «Non possiamo neanche lontanamente immaginare che nel 2024 l’unica soluzione che l’ente è in grado di trovare sia la danza della pioggia». Ha concluso il deputato meloniano. «Per questi motivi bisognerebbe convocare con urgenza, un Consiglio regionale straordinario (…) prima di dover registrare il fallimento gestionale della risorsa idrica. Lo chiedo come deputato, come esponente del centrodestra ma soprattutto come cittadino».
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Per capire le motivazioni della crisi idrica è necessario partire dall’origine cioè da quando è stato realizzato il Servizio idrico Integrato cioè dal 2003. L’Acquedotto Lucano venne realizzato con la finalità di offrire ai cittadini un servizio migliore di quello offerto dai Comuni. Ciò presupponeva affidare la gestione della società dei Comuni a persone in grado di comprendere subito la portata dei problemi come riportato nella Convenzione di gestione.Era stato creato dall’assemblea dei sindaci una macchina quasi perfetta ma per la ingordigia dei partiti venne affidata ad autisti che non avevano neanche la patente. È opportuno leggere la prima convenzione di gestione perché così si potrà comprendere:
-il valore dei costi operativi,
-le azioni immediate da intraprendere tra le quali la ricerca perdite a cominciare dalla rete di Potenza che disperde il 70 per cento dell’,acqua sollevata dall’invaso del. Camastra con i notevoli costi di sollevamento, ecc.Poco è stato fatto in 23 anni e quindi scaricare sull’attuale Amministratore unico di A.l. (che non ho il piacere di conoscere) le responsabilità
della crisi mi pare fuori luogo.Basterebbe analizzare l’attività svolta nei primi anni di esercizio del SII per capire che è stato realizzato l’assalto alla diligenza per l’accaparramento di assunzioni ed elargizioni di convenzioni di costo elevato.
Il problema è molto vasto. Bisogna capire perché è stata cambiata la Convenzione, perché l’Autorità d’Ambito titolare del potere di vigilanza e controllo previsto dalla legge istitutiva del SII non ha svolto il proprio ruolo, perché sono stati modificati i costi operativi ecc