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POTENZA – Non ci sarà nessun elemento della Basilicata tra i componenti del nuovo Europarlamento. Né l’ex governatore Marcello Pittella, il più votato in Italia tra i candidati di Azione, che è stato fermato dal flop complessivo della lista. Né l’imprenditore Nicola Benedetto, che dopo il passaggio in Fratelli d’Italia si era visto riconoscere il ruolo di vicecapolista della circoscrizione Sud dietro la premier Giorgia Meloni.
E’ questo il verdetto finale dello scrutinio delle consultazioni europee che sabato e domenica hanno portato nei seggi 228.971 lucani, il 42,82% degli aventi diritto, con un calo significativo dell’affluenza rispetto al 47,30% di 5 anni fa. Per eleggere i 18 europarlamentari che dovranno rappresentare per i prossimi 5 anni le regioni della circoscrizione Sud: Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania e Calabria. In assoluto i candidati più votati in Basilicata sono stati: la premier, che ha racimolato 24.699 voti di preferenza; il democratico Antonio Decaro, sindaco uscente di Bari, con 22.807 preferenze; e Pittella, con 16.204. L’ex governatore ambiva senz’altro al seggio dove è rimasto seduto per quasi vent’anni il fratello Gianni. Ma le 32.940 preferenze incassate a livello di circoscrizione, staccando lo stesso Calenda che si è fermato a 13.800, è facile che si convertano un credito politico in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Quando si andrà a rinnovare i membri di Camera e Senato, insomma, non ci sarebbe nulla di strano se i vertici del partito decidessero di riservargli la candidatura in un seggio “blindato”, o quasi.
In questo senso si spiegherebbero anche alcuni ragionamenti avviati già nei scorsi scorsi sulla composizione della prossima giunta regionale guidata da Vito Bardi, che vedrebbero Pittella chiamarsi fuori dalle nomine assessorili, proprio in attesa di una chiamata romana, a favore dell’altro consigliere regionale neoeletto da Azione, Nicola Morea.
Significativo il risultato di Pina Paterna, consigliera comunale di Ruoti, che con 15.713 voti di preferenza complessivi si è piazzata al dodicesimo posto tra i 18 candidati della lista Pd, mentre a livello regionale, con 10.832 preferenze, è arrivata terza dietro Decaro e la giornalista Lucia Annunziata 13.388. Si è fermato a 10.265 preferenze in regione, e 22.242 a livello di circoscrizione, invece, il materano Benedetto, solo undicesimo tra i 18 aspiranti europarlamentari meloniani.
Tra i candidati del Movimento 5 stelle, poi, è arrivato quindicesimo su 18 Vincenzo Incampo, comandante della stazione carabinieri di Muro Lucano, che ha raccolto 6.411 preferenze complessive. Delle quali oltre la metà, 3.247, in Basilicata. Da segnalare, tra le altre liste che non hanno raggiunto a livello nazionale la soglia del 4% dei consensi per l’accesso al riparto dei seggi, il piazzamento del renziano Antonio Rubino. Il sindaco di Moliterno e candidato di Stati uniti d’Europa, infatti, è stato il più votato della lista in Basilicata con 5.640 preferenze, che sono salite a 8.473 a livello di circoscrizione, facendone l’ottavo più votato tra i 18 aspiranti a un seggio. Tornerà al suo lavoro al Crob di Rionero, d’altro canto, l’eurodeputato uscente Piernicola Pedicini, eletto nel 2014 e nel 2019 col Movimento 5 stelle e in corsa per un terzo mandato con la lista “Pace terra dignità” di Michele Santoro. La corsa all’Europarlamento di Pedicini si è fermata a 3.305 preferenze, a livello di circoscrizione, 528 delle quali in Basilicata, piazzandosi al quinto posto tra i candidati della sua lista di appartenenza.
E’ arrivata a 3.986 preferenze a livello di circoscrizione, delle quali 1.312 raccolte in Basilicata, infine, la sindacalista senisese Pina De Donato, quarta tra i più votati della lista “Libertà” guidata dall’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca.
Il voto per il rinnovo dell’Europarlamento ha offerto uno spaccato interessante anche sull’orientamento politico della Basilicata, rispetto alle consultazioni di settembre del 2022 per il rinnovo delle due camere nazionali. Fratelli d’Italia, in particolare, sopravanza il Movimento 5 stelle come primo partito passando dal 18% al 25% di consensi. Con un 3% in più rispetto alla media delle regioni della circoscrizione Sud. Significativo anche il calo dei pentastellati che passano dal 25% al 12%. Mentre il Pd sale dal 15% al 23%, un punto e mezzo la di sotto della media nel resto del Sud. I meloniani risultano il primo partito, in particolare, a Potenza e in quasi la metà dei comuni lucani. Mentre il Partito democratico primeggia in 42 centri e Azione, trainata da Pittella, in 16. Conquista 4 comuni Forza Italia. Mentre si fermano a 3 comuni a testa i renziani di Stati uniti d’Europa e il Movimento 5 stelle. Infine c’è la Lega che resta il partito più votato a Tolve, patria del coordinatore regionale Pasquale Pepe.
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