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In totale sono 200mila gli elettori attesi più dei residenti negli stessi comuni al voto, il simbolo dello spopolamento della Basilicata


CINQUANTADUE comuni al voto, 246 sezioni e un totale di 200.606 elettori.
Sono questi i numeri delle elezioni amministrative in Basilicata, ma c’è anche un altro dato che fa riflettere.
Così come avvenuto in occasione delle elezioni regionali del 21 e 22 aprile, infatti, anche stavolta gli elettori sono in numero maggiore dei residenti.
Il numero aggregato dei residenti nei 52 comuni chiamati al voto, in particolare, è di 189.579. Quindi gli aventi diritto al voto sono di più (oltretutto il numero complessivo dei residenti comprende anche gli under 18 che non votano).

VOTO, PIÙ ELETTORI CHE RESIDENTI IN BASILICATA

Questa differenza si spiega con il fenomeno inarrestabile dello spopolamento che vede la Basilicata perdere oltre 3mila residenti all’anno. Un’emorragia demografica che ha fatto aumentare gli emigrati che sono registrati nell’Aire, l’anagrafe degli italiani all’estero.

Aggregando i dati per i soli comuni chiamati al voto, però, la tendenza demografica è penalizzante principalmente per la provincia di Potenza (nei 42 comuni chiamati alle urne i residenti sono 162.522 contro i 175.839 aventi diritto al voto, suddivisi in 214 sezioni) rispetto a quella di Matera (nei 10 Comuni chiamati alle urne i residenti sono 27.057 contro i 24.767 aventi diritto al voto, suddivisi in 32 sezioni).

Quanto alle sfide previste per questa tornata elettorale, la più importante è sicuramente quella riguardo il comune di Potenza, unico ente in cui si si vota con doppio turno, quindi con eventuale ballottaggio in caso di mancata vittoria in prima battuta: residenti 64.850; elettori 57.139, suddivisi in 77 sezioni. Il Comune più piccolo chiamato al rinnovo del consiglio comunale e all’elezione del sindaco è Cirigliano, nel Materano, con 280 abitanti che dovranno scegliere tra due cugini che sono omonimi, Marco Delorenzo.

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