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Piero Marrese e Angelo Chiorazzo

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Composizione definitiva agli schieramenti per le elezioni regionali della Basilicata: anche Chiorazzo a sostegno di Marrese


POTENZA – Ci saranno anche Angelo Chiorazzo e gli ex laici cattolici di Basilicata casa comune nel “campo lucano”, a guida Pd-M5s, a sostegno della candidatura a governatore del presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese.
La scossa, probabilmente definitiva, nella composizione degli schieramenti in vista del voto del 21 e 22 aprile in Basilicata, è arrivata ieri pomeriggio. Dopo l’approdo nel centrodestra guidato dal governatore uscente, Vito Bardi, dei renziani di Italia viva, e dei calendiani di Azione, guidati dall’ex governatore Marcello Pittella.

A propiziare il sì di Chiorazzo è stata una lunga trattativa avviata dai vertici del Pd prima ancora della designazione di Marrese, domenica pomeriggio. Designazione scaturita dallo strappo col re delle coop consumatosi in occasione della rinuncia di un altro candidato governatore, l’oculista Domenico Lacerenza, individuato quattro giorni prima da Pd e M5s, su proposta dello stesso Chiorazzo. Per superare lo stallo venutosi a creare, almeno da ottobre, proprio sulla sua candidatura, che era sostenuta da Basilicata casa comune e Pd, ma invisa al resto dei possibili alleati.
«Tutti insieme abbiamo deciso che non bisognava essere egoisti, ma che era necessario dare a tutti i lucani la possibilità di voltare pagina e di dare alla Basilicata un governo diverso da quello del centrodestra, che é stato il peggiore della storia».
Queste le parole pronunciate ieri sera da Chiorazzo, in una conferenza stampa organizzata nel comitato elettorale di Basilicata casa comune, con al fianco Marrese in persona.

Il re delle coop, che dopo la rinuncia di Lacerenza era tornato in pista in solitudine come candidato governatore sfidando Pd, M5s e gli altri partiti del “campo progressista”, ha anche annunciato l’intenzione di candidarsi per un posto in Consiglio regionale nella lista di Basilicata casa comune. Quindi ha lanciato una sfida a quanti nella coalizione, a partire dal Movimento 5 stelle, si erano opposti alla sua richiesta di indire delle consultazioni primarie per la scelta sul candidato governatore. Dopo aver già detto no a una sua designazione per acclamazione.
«A chi è deluso e amareggiato da quello che è successo e non pensa di andare a votare dico: siamo delusi e amareggiati, credetemi, come voi». Così ancora Chiorazzo. «Dateci forza e non consentiremo mai più ciò che è successo già nel 2019, che si stava ripetendo anche questa volta e che noi stiamo impedendo con grande senso di responsabilità. Con questa scelta offriamo ai progressisti e moderati lucani le primarie del centrosinistra che non ci hanno fatto fare: il 21 aprile non si vota solo tra Marrese e Bardi ma, con il voto a Basilicata Casa Comune, anche per un centrosinistra nuovo, e non quello che ha offerto lo spettacolo delle ultime settimane».
«Superiamo, così, definitivamente – ha concluso Chiorazzo – anche la stagione caratterizzata da chi oggi è scappato nel centrodestra». Un riferimento alquanto evidente all’ex governatore Marcello Pittella, appena transitato con Azione nel centrodestra, dopo averlo tentato, inutilmente, con la proposta di una corsa in tandem in un ipotetico terzo polo lucano.
«Insieme, uniti, per una Basilicata vincente», questo, invece, il commento affidato a Facebook da Marrese.

Mentre l’ex ministro Roberto Speranza, in più convinto sostenitore della candidatura a governatore del re delle coop, lo ha voluto ringraziare «per la scelta di responsabilità e generosità».
«Quello che Basilicata Casa Comune ha costruito in questi mesi – ha proseguito Speranza – è un patrimonio prezioso per tutti i lucani».
Il passo indietro di Chiorazzo, ieri pomeriggio, era maturato anche a seguito di un accorato appello dei “chiorazziani” del Partito democratico. Vale a dire lo stesso Speranza, più il deputato Enzo Amendola, il consigliere regionale Roberto Cifarelli, l’ex sottosegretario Vito De Filippo, l’ex sindaco di Potenza Vito Santarsiero, l’ex deputato Carlo Chiurazzi, il componente della direzione nazionale Antonello Molinari, il presidente dell’assemblea regionale Carlo Rutigliano, i vice segretari regionali Vito Lupo e Nicoletta Gentile, il segretario provincinale di Matera, Claudio Scarnato, l’ex e l’attuale segretario cittadino di Matera, Cosimo Muscaridola e Luigi Gravela, e l’ex commissario del Pd di Potenza, Carmine Croce.

I sostenitori dem del re delle coop ha ribadito la loro convinzione «che la candidatura di Angelo Chiorazzo aveva ed ha tutte le caratteristiche per essere vincente». Ma hanno preso atto della situazione venutasi a creare «di cui Angelo non ha alcuna responsabilità». Quindi gli hanno chiesto «un ulteriore passo per favorire l’unità del centrosinistra aderendo alla coalizione guidata da Piero Marrese e portare quel decisivo contributo necessario a cogliere l’obiettivo di vincere le elezioni».
A breve distanza un secondo appello era stato rivolto pubblicamente all’imprenditore di senise anche dai referenti regionali dei vari partiti del “campo largo lucano”. Auspicando «una intesa valoriale e programmatica che superi ogni pregiudizio e narrazione alterata dei fatti e delle persone».
Nelle prossime ore, quindi, l’attenzione delle coalizione dovrebbe spostarsi sulla composizione delle liste di aspiranti consiglieri regionali che andranno depositate entro le 12 di sabato.

A sostegno del governatore uscente, Vito Bardi, sarebbero già quasi pronte cinque liste: Fratelli d’Italia, Forza Italia, lega, la lista emanazione dello stesso Bardi con alcuni esponenti di Italia Viva, Orgoglio lucano, e una lista di Azione.
Marrese, invece, dovrebbe poter contare su quattro liste: Pd, M5s, Alleanza Verdi Sinistra-Psi-Basilicata possibile, e Basilicata casa comune.
Proprio le difficoltà nella composizione delle liste, secondo qualcuno, avrebbe dato una spinta decisiva per il raggiungimento dell’intesa tra Chiorazzo e Marrese, dal momento che il re delle coop avrebbe dovuto fare i conti col venir meno di disponibilità alla candidatura soprattutto nel materano, dove alcuni dei suoi potenziali candidati si sarebbero schierati a favore del presidente della Provincia.

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