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Angelo Chiorazzo

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Chiorazzo e i suoi evocano complotti e attaccano il Movimento Cinque Stelle: infuria il toto nomi dei possibili candidati Pd alla presidenza

POTENZA – «Qualche mano interessata» dietro il Sole24ore, e ombre inquietanti tra le righe del Fatto Quotidiano, «a pochi mesi da grandi scelte da farsi in settori delicati , dal petrolio alle infrastrutture»: è stata una reazione veemente quella del re delle coop bianche lucane, Angelo Lucano, e dei suoi sostenitori ad alcuni degli ultimi articoli dedicati dalla stampa nazionale alle elezioni regionali lucane. «Sul Sole24ore di oggi mi vengono attribuite trattative per posti in giunta o altri strapuntini, in cambio del mio ritiro dalla corsa alla presidenza. Smentisco categoricamente questa dinamica, probabilmente suggerita da qualche mano interessata».

Questo il contenuto di una nota diffusa ieri da Chiorazzo in persona per replicare, in parte, a un articolo pubblicato suo quotidiano di Confindustria che aveva riportato, virgolettate, anche alcune sue parole di apparente apertura a un confronto con Pd e Movimento 5 stelle su una candidatura a governatore alternativa alla sua. Ha puntato il dito contro il quotidiano di Travaglio e il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, invece, l’ex sindaco di Potenza, Vito Santarsiero. «Con l’orgoglio di stare in un partito vero, popolare , plurale e democratico , il Pd, ho avuto un sussulto nel leggere l’articolo di Lillo pubblicato oggi sul Fatto Quotidiano». Così l’ex presidente del Consiglio regionale.

«Non può esserci nulla di politico e valoriale in considerazioni senza senso messe in campo solo per attaccare Chiorazzo prima e Speranza dopo con motivazioni che dimostrano la pochezza e i limiti politici e culturali di chi ha firmato l’articolo. Con quelle analisi e quelle motivazioni messe in campo in maniera strumentale e populistica per attaccare Chiorazzo e Speranza, Lillo dimostra come in Italia ci troviamo dinanzi ad ambienti che pensano di avere poteri assoluti di veto e superiorità morale in nome di una non meglio compresa radice valoriale che poco ha da invidiare a quelle fasciste e delle peggiori inquisizioni». «L’affondo del Fatto Quotidiano nei riguardi di Chiorazzo ieri strumentalmente dipinto in un modo ed oggi proposto come “serio”, “intelligente”, “uscito pulito da passate indagini” volutamente utilizzate per diffamarlo, al quale non si addebita altro che essere stato un giovane vicino ad Andreotti, ci lascia molti dubbi». Ha proseguito Santarsiero. «Lascia molti dubbi, e per certi versi inquieta, in una regione che dopo essere stata “attenzionata” da poteri oscuri della destra per la vicenda “Scanzano” , e da poteri oscuri vari nella vicenda “ toghe lucane” , torna ad essere fortemente attenzionata nel momento in cui si chiede , dopo anni bui, un profondo cambiamento e rinnovamento etico e politico a pochi mesi da grandi scelte da farsi in settori delicati , dal petrolio alle infrastrutture».

«La cosa che sorprende – prosegue – Santarsiero – è anche la leggerezza con cui Lillo sviluppa il ragionamento per conto del M5s senza avere la consapevolezza che solo a voler chiedere a Conte di applicare per davvero lo stesso criterio morale e valoriale applicato nel caso Chiorazzo, varrebbe chiedere al segretario 5stelle di sciogliere gran parte del suo movimento a partire dalla Basilicata. Questo articolo mi preoccupa per la tenuta della democrazia e la qualità e gli interessi del giornalismo nel nostro Paese. Anche il mio partito avrebbe molto da riflettere a difendere posizioni di questo tipo».

«Paradossalmente per il caso lucano – conclude l’ex presidente del Consiglio – è proprio questo articolo che dimostra la portata del cambiamento e il valore di Chiorazzo nonché tutta la inconsistenza dell’azione messa in campo contro di lui che paga , oggi lo comprendiamo meglio, solo il fatto di opporsi davvero ad una politica piccola e interessata, ivi compresa quella dei 5 Stelle». Contro «lo squallore di certa politica» ieri si è lanciato anche l’ex parlamentare Peppino Brescia accusando il Sole 24 ore di aver pubblicato «una notizia costruita ad arte per screditare persone e gruppi», e il Fatto Quotidiano per aver definito Chiorazzo inadatto a guidare la coalizione a traino Pd-M5s per la sua vicinanza a personalità come Gianni Letta e Giulio Andreotti. «Non si riesce a distruggere una persona con il fango che si ritorce contro chi lo getta – ha dichiarato Brescia – e si cerca di delegittimarla per l’amicizia e la stima ricevuta da Letta e Andreotti».

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