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Si avvicinano le elezioni regionali in Basilicata e per il Pd lucano arriva il commissariamento di fatto. Schlein insiste per l’alleanza con i 5 Stelle. Chiorazzo: “Vado avanti anche da solo”
POTENZA – «Anche in Basilicata non possiamo e non vogliamo accettare di presentarci con un fronte diviso rispetto alla sfida di aprile».
E’ arrivato ieri sera, con queste parole affidate a una nota dal responsabile organizzazione e dal responsabile enti locali del Pd nazionale, Igor Taruffi e Daniele Baruffi, il commissariamento di fatto del Partito democratico della Basilicata. E oggi stesso potrebbe svolgersi un confronto decisivo con i referenti del Movimento 5 stelle per l’individuazione di un candidato governatore alternativo al re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo. Candidato che il segretario regionale del Pd, Giovanni Lettieri, vorrebbe sottoporre alla direzione regionale del partito. E che dovrebbe essere ufficializzato soltanto lunedì, dopo la chiusura dei seggi per le elezioni regionali in Abruzzo.
Le dichiarazioni dei due dirigenti dem sono arrivate al termine dell’ennesima giornata concessa a Lettieri, per sondare la disponibilità degli alleati a convergere sulla candidatura a governatore di Chiorazzo. Nonostante i “no” ripetuti incassati nei mesi scorsi soprattutto da parte di Movimento 5 stelle, Azione, Psi, Alleanza Verdi Sinistra e Basilicata possibile.
Di fronte dell’ennesimo nulla di fatto, quindi, i due fedelissimi della segretaria nazionale Elly Schlein, e del presidente del partito, il governatore emiliano Stefano Bonaccini, sono tornati in campo. Archiviando quanto accaduto nella burrascosa seduta della direzione regionale del Pd lucano di sabato scorso. Col parapiglia scatenato dalla loro richiesta di evitare l’approvazione di un nuovo documento di sostegno al re delle coop, che avrebbe potuto allontanare una volta per tutte i possibili alleati.
Resta solo da capire, quindi, chi sarà il nome individuato per provare a tenere assieme il “fronte progressista” a guida Pd-M5s. Se uno di quelli circolati negli ultimi giorni, come lo stesso Lettieri, il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, l’ex presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, l’ex direttore generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio, e il presidente dell’Ordine dei medici Rocco Paternò. O un altro nome a sorpresa.
«Tutte le forze di centrosinistra sono essenziali per battere la destra». Questo il concetto ribadito nella nota congiunta da Taruffi e Baruffi. «Il Pd è impegnato a costruire la più ampia coalizione possibile tra tutte le forze alternative alla destra».
«Per vincere – hanno concluso i due dirigenti dem – c’è bisogno di tutti. E il Pd lavorerà insieme a tutti gli altri, come sempre, per unire il fronte più largo e rilanciare il tavolo regionale, che vede oggi presenti tutte le forze del centrosinistra e del civismo democratico, superando le contrapposizioni sui nomi e rimettendo al centro il programma e il progetto per la Basilicata».
L’impegno per l’individuazione di una candidatura in grado di unire il fronte in costruzione con i 5 stelle ieri è stato ribadito anche da Schlein in persona. Intervistata da Bruno Vesta Su Rai Uno.
«Noi stiamo provando in tutte le regioni a metterci a disposizioni per coalizioni più ampie e coerenti». Ha dichiarato la segretaria nazionale Pd. «In Basilicata c’è una discussione ancora in corso come c’è in Piemonte. Il Pd sta provando ad essere testardamente unitario. L’alternativa la costruisci se metti persone diverse attorno a un progetto comune. Da parte nostra l’unità di una coalizione in grado di competere con le destre e vincere è la cosa che viene prima di ogni altra».
Intanto nel fronte dei “chiorazziani” iniziano a “saltare le teste” come quella del presidente di Italia viva, nonché sindaco di Latronico, Fausto De Maria. Costretto a farsi da parte dopo essersi espresso a sostegno del re delle coop. Mentre il resto dei renziani ancora attende di capire le altre proposte in campo per decidere con chi schierarsi.
«La scelta migliore per Italia Viva alle prossime elezioni regionali della Basilicata è nel centrosinistra a sostegno di Angelo Chiorazzo. Con una posizione determinante per l’affermazione di una leadership moderata». Ha dichiarato De Maria comunicando la rinuncia alla presidenza dei renziani lucani. «E’ questa certezza, per cui lavoro da mesi, che mi porta a rassegnare le dimissioni dalla presidenza del partito regionale. Nella convinzione che chiunque si vedrà affidata la responsabilità di portare avanti il mio lavoro non potrà che giungere alle mie stesse conclusioni».
«So che in questo momento – ha proseguito il sindaco di Latronico – il forte dibattito che attraversa la politica regionale non risparmia il nostro partito, creando scontri e contrapposizioni. E questa mia scelta mira innanzitutto a salvaguardare l’unità di un partito che ho contribuito a far nascere. E al tempo stesso è frutto del rifiuto di attestarmi su posizioni ambigue nell’attesa di una decisione definitiva. Ma con la consapevolezza che seppur dopo un dibattito ci ritroveremo sulle scelte anche con chi oggi ipotizza soluzioni diverse».
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Il Movimento 5 Stelle non è né di destra e né di sinistra.
Anche con Elly Schlein, il PD resta un partito di centrodestra.
Solo quando il PD sará finalmente sciolto, l’Italia potrà tornare a costruire una forza politica veramente di sinistra.
Correggo. Soru
Chi vuole veramente il bene della Basilicata e non persegue tornaconti personali si fa da parte e consente l unità,non fa come Sorridiamo stanchi di faccendieri, pensate la soluzione meno peggio, ovvero, più vantaggiosa per i lucani.Sedetevi intorno ad un tavolo di proposte condivisibili e non di poltrone disponibili.Guardate alle capacità.
Vale anche per i 5sAbbandonate l’ atteggiamento da primi della classe!??
Perché la politica non fa i conti col territorio? Persone per bene e largamente apprezzate e stimat perché hanno operato bene nel territorio senza interessi personali , con curriculum di tutto rispetto come ad es Lorenzo Bochicchio, o altri simili , vengono sacrificate a logiche di partito di non si sa quale natura. È veramente avvilente.