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Elly Schlein

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La segretaria Pd Elly Schlein raccoglie l’apertura di Conte (M5s) per un’intesa giallo-rossa anche per le elezioni regionali in Basilicata


POTENZA – L’intesa tra Partito democratico e Movimento 5 stelle è il solo modo che c’è per battere la destra. Quindi l’unica, vera «candidatura straordinaria» è quella capace di unire questo «campo largo».
Lo ha detto a chiare lettere, ieri, la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein. La Dem è tornata sulle trattative in corso con i pentastellati per un’intesa elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative e delle regionali in Basilicata e Piemonte. Sul modello di quanto avvenuto nelle scorse settimane in Sardegna e Abruzzo.

La segretaria Pd, che ieri si trovava proprio in Abruzzo per sostenere la candidatura dell’ex rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, si è soffermata, in particolare, su quanto accaduto in quest’ultima regione. Con la convergenza “naturale”, e in tempi record, sul nome dell’ex rettore. Anche da parte di quanti, specie tra i calendiani di Azione, parevano determinati a mettersi di traverso per esprimere un loro candidato governatore. Giusto il contrario, insomma, di quanto avvenuto in Basilicata. Qui la convergenza sulla candidatura a governatore del re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo, non c’è stata. Eppure il Pd continua a insistere sul suo nome. Anche dopo la bocciatura della proposta di indire delle consultazioni primarie per scegliere la guida della coalizione.

«Spero di non essere l’unica tra i leader politici a sapere che nessuna delle nostre forze politiche da sola è sufficiente per costruire l’alternativa. E di certo nessuno può pensare di farlo senza la prima forza d’opposizione, che è la comunità democratica, il Partito democratico». Queste le parole di Schlein ieri in un’intervista a Sky.
«In Abruzzo il campo largo è riuscito a trovare un’intesa grazie anche alla candidatura straordinaria di Luciano D’Amico», ha proseguito la segretaria Pd, dicendosi «molto felice» della convergenza su D’Amico di «tutte le forze alternative alle destre» con un «programma comune».

«È la dimostrazione che si può fare, basta volerlo». Ha proseguito ancora la segretaria Pd, liquidando con una battuta la domanda di un cronista sul bersaglio delle invettive di Conte («Dovreste chiederlo a lui»).
«Noi siamo molto felici di essere in Abruzzo con un’alleanza molto larga e aperta a tutte le forze alternative alla destra». Ha insistito Schlein. «Questo si può fare quando ci si mette d’accordo su un programma e con una candidatura credibile». Perché: «il nostro avversario, è chiaro, è la destra».

Le parole della segretaria Pd sono arrivate all’orecchio dei democratici lucani come un’anticipazione dell’esito della mediazione in extremis che la stessa Schlein si era impegnata a condurre con Conte a proposito del dossier Basilicata – Chiorazzo. Dopo l’incontro di martedì scorso a Roma con lo stesso Chiorazzo, più l’ex ministro Roberto Speranza, che si è rivelato il suo principale sponsor politico, e il segretario regionale del Pd Basilicata, Giovanni Lettieri.
A breve, invece, è attesa la comunicazione definitiva. Dopo di ché spetterà ai democratici lucani decidere se abbandonare il sostegno alla candidatura di Chiorazzo a favore di un nome capace di aggregare un fronte più ampio di sostenitori.

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