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Giuseppe Conte, Elly Schlein e Roberto Speranza

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Regionali in Basilicata, Angelo Chiorazzo vede Elly Schlein, presenti anche Roberto Speranza e Giovanni Lettieri, ma la quadratura del cerchio è ancora lontana

POTENZA – Incontro romano tra la segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein e l’imprenditore lucano Angelo Chiorazzo, alla presenza dell’ex ministro lucano alla Sanità Roberto Speranza e del segretario regionale dem lucano Giovanni Lettieri. Oggetto dell’incontro, naturalmente, le prossime elezioni regionali in Basilicata e il nodo da sciogliere, nel fronte che si oppone al centrodestra, sul candidato alla presidenza. È l’ultima novità che arriva dalla capitale e che riporta il sito web “angeloma.it”.

REGIONALI IN BASILICATA, CHIORAZZO VEDE SCHLEIN, CONTE E SPERANZA

L’incontro a quattro si sarebbe svolto a margine della presentazione del libro di Speranza – “Perché guariremo. Dai giorni più duri a una nuova idea di salute” – sulla gestione della pandemia, al quale ha preso parte anche l’ex premier e leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte. Dall’ultimo retroscena emerge che la segretaria Schlein guarderebbe con favore alla scelta di Angelo Chiorazzo in rappresentanza del mondo civico e del laicato cattolico. Si sarebbe detta fiduciosa di una convergenza e di un rafforzamento della cooperazione tra Pd e M5S. Sia in campo nazionale che in relazione all’appuntamento elettorale in Basilicata, Piemonte e nella città metropolitana di Bari. Secondo “angeloma.it”, Elly Schlein avrebbe anche comunicato che, nei prossimi giorni, avrà interlocuzioni decisive con Giuseppe Conte proprio per trovare insieme la soluzione ottimale.

Fin qui le indiscrezioni trapelate. Soluzione più vicina, dunque, per la Basilicata? Troppo presto per sostenerlo. Anche perché lo stesso Conte non si è sbilanciato più di tanto nell’incontro-confronto romano, parlando di «ostacoli da rimuovere per costruire progetti solidi e coerenti, e per trovare i migliori interpreti» ha detto il leader M5s a proposito di alleanze elettorali tra Pd e Cinque stelle. Non una chiusura netta a Chiorazzo – lanciato come candidato da Basilicata Caca comune e sostenuto dalla maggioranza del Pd i Basilicata -. Ma neanche un “via libera” al sostegno da parte dei pentastellati al “re delle coop bianche” di Senise.

REGIONALI, DOPO L’INCONTRO TRA CHIORAZZO E SCHLEIN, RIPARTE IL CONFRONTO

L’incontro romano è stato comunque sufficiente a far ripartire il confronto, soprattutto tra i dem lucani, sul “nodo Chiorazzo”. Roberto Cifarelli, consigliere regionale, ha affermato ieri: «Mi è sembrata evidente la volontà di continuare a contaminarsi per elaborare un progetto comune di governo pur nelle inevitabili distinzioni identitarie. Credo che lo stesso spirito e lo stesso impegno debba guidare il lavoro anche in Basilicata. Lo stesso Conte ha sottolineato che il progetto comune deve rappresentare la guida, senza pregiudizi e pregiudiziali sui temi e sulle persone. Per questo – ha aggiunto – ritengo che in attesa della definizione della data delle elezioni il dialogo debba proseguire con maggiore intensità. Sia perché l’occasione delle prossime regionali non va sprecata. Sia perché la Basilicata, dopo la delusione di questo centrodestra, ha il diritto di vedersi governata da una classe dirigente all’altezza delle aspettative».

Fino a concludere: «Non esistono fatti nuovi e tantomeno ripensamenti. Il Partito democratico di Basilicata – ha chiuso il post Cifarelli – ha abbracciato l’idea che la società civile di Basilicata possa proporre e rappresentare il prossimo candidato presidente dello schieramento di centro sinistra, individuato nella persona di Angelo Chiorazzo». Insomma niente ripensamenti. Al contrario di quanto pensa e sostiene a sua volta Piero Lacorazza, ex presidente del Consiglio regionale ed esponente della direzione regionale del Pd. In un post sui social, Lacorazza lancia «una proposta per unire», attraverso «un decalogo e due fatti da cui partire per ritrovarsi a discutere». Il decalogo è all’insegna del «non c’è più tempo», con l’elencazione di tutta una serie di motivi e perché «un progetto di governo per la Regione, deve contenere il futuro del territorio e delle città, a cominciare da Potenza, i cui cittadini saranno chiamati al voto tra pochi mesi».

DUE FATTI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE

E poi i due fatti. Il primo: «Sono state archiviate troppo presto le vittorie alle Province di Potenza e di Matera – scrive Lacorazza -. Due giovani presidenti, Giordano (M5s) e Marrese (Pd). A dicembre 2023, le liste a loro sostegno dal M5s ad Azione, sono andate alla grande in un contesto di governi nazionali e regionali di destra. Governi che potevano essere anche “sirene e porti sicuri”; anche per questo il valore del voto degli amministratori è stato rilevante».

Il secondo: «Il contributo di idee e di partecipazione messo in movimento dal laicato cattolico che in particolare ha preso la forma di “Basilicata Casa Comune” e ha scelto il campo politico alternativo alla destra – aggiunge Lacorazza -. La candidatura di Angelo Chiorazzo è una fatto che la direzione del Pd ha valutato positivamente, nel tentativo perseguito per mesi e con convinzione di costruire un’alleanza larga e un campo giusto.
Un decalogo e due fatti da cui provare a far partire il dialogo “senza imposizioni e senza veti” – conclude Lacorazza -. Che fuori dal politichese significa che la discussione non può partire da pregiudizi e giudizi che facciano girare tutto intorno ad una solo possibilità. Aldilà di come andrà finire ma è evidente, senza ipocrisie, che questo è stato un errore tattico e strategico. Prima se ne prende atto, prima si pone rimedio per costruire un’alternativa alla destra, appunto senza pregiudizi e veti, uniti».

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