Pietro Marrese
2 minuti per la letturaPOTENZA – E’ proseguito fino a notte inoltrata lo spoglio dei voti espressi per il rinnovo dei consigli provinciali di Potenza e Matera. Più semplice la situazione nella città di Sassi, dove su 404 aventi diritto si sono recati nel seggio in 311, e sono state registrate 3 schede nulle e 1 bianca.
A prevalere infatti, come ampiamente previsto, è stata lista Provincia Unita, espressione del “campo largo” che sostiene il presidente Piero Marrese (Pd). Confermati, quindi, i suoi 7 consiglieri su 10 grazie ai 56.901 voti ponderati ricevuti: Francesco Mancini (voto ponderato: 8.824); Pasquale Sodo (7.911); Carmine Alba (7.792) Emanuele Pilato (7.622); Filomena Bucello (6.663); Concettina Sarlo (5.918); e Pasquale Doria (4.725).
L’opposizione dialogante di Provincia Civica, invece, con 18.149 voti totali ha eletto Nunzio Gallotta (6.058) e Giuseppe Maiuri (5.020). Infine i meloniani di “Insieme per la Provincia di Matera” sono riusciti a eleggere il solo Carlo Ruben Stigliano (6.572).
Molto più complessa la situazione alla Provincia di Potenza, dove il presidente in carica, Christian Giordano, poteva contare soltanto su 6 voti su 12 in consiglio provinciale, oltre al suo.
Dei 1194 aventi diritto al voto, in quanto sindaci e consiglieri dei 100 comuni della Provincia, solo 815 si sarebbero recati nel seggio, rispetto ai 939 di due anni fa. Un dato significativo se si considera le voti della vigilia sulla possibile astensione dei sostenitori della candidatura a governatore del re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo. Un gesto clamoroso motivato dall’esigenza di mandare un segnale al 5 stelle Giordano e agli altri pentastellati che non paiono intenzionati a sostenere la candidatura a governatore dell’imprenditore di Senise ufficializzata dai laici cattolici di Basicata casa comune e rilanciata dal Pd.
Nell’aula del consiglio provinciale di Potenza lo scrutinio è iniziato molto dopo la chiusura del seggio, alle 20, ed è proseguito fino a notte fonda. Le regole per l’elezione dei consigli provinciali prevedono che il voto sia ponderato in base alla grandezza dei centri di provenienza dei votanti.
Per i centri fino a 3mila abitanti (scheda di colore azzurro) il voto di ogni elettore, applicando il codice di ponderazione, vale 62; per i centri fino a 5mila (scheda arancione), invece, il valore sale a 176; per i co- muni inseriti nella fascia fino a 10mila abitanti (scheda grigia) il valore è di 290; per quelli fino a 30mila abitanti (scheda rossa) ciascun voto vale 475; e, infine, per quelli fino a 100mila abitanti (scheda verde) il vo- to ponderato è pari a 945 per ogni preferenza espressa. I nuovi consigli provinciali rimarranno in carica per 2 anni.
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