Elisabetta Casellati e Vito Bardi
2 minuti per la letturaPOTENZA – Potrebbe essere stata l’ultima spinta per un secondo mandato del governatore uscente, Vito Bardi, quella arrivata, ieri, dal ministro per le Riforme istituzionali, nonché coordinatrice regionale di Forza Italia in Basilicata Maria Elisabetta Casellati.
Con un messaggio diffuso sui suoi canali social, la ministra ha elogiato, in particolare, il provvedimento appena adottato dalla giunta regionale guidata da Bardi, che dovrebbe tagliare le bollette per le forniture idriche delle famiglie lucane.
«Acqua gratis per i lucani, uno straordinario provvedimento a sostegno di famiglie e imprese. Dopo il gas, anche l’acqua. In un momento così difficile per i rincari e per l’inflazione, la giunta regionale di centrodestra in Basilicata combatte il caro-bollette con misure concrete che vanno incontro ai bisogni delle famiglie e delle imprese lucane».
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Casellati si pertanto congratulata con governatore «per il lavoro che sta svolgendo sul territorio». «Questa – ha concluso – è la politica dei fatti che ci piace fare. Forza Italia, forza di governo».
Le parole della coordinatrice regionale azzurra sono arrivate alla vigilia di una settimana che potrebbe essere decisiva per la designazione del candidato governatore in Basilicata e nelle altre due regioni che andranno al voto all’inizio del 2014: Abruzzo e Sardegna. Se nella prima è certa la corsa per un secondo mandato del meloniano Marco Marsilio, infatti, il sardo Solinas e il lucano Bardi restano in bilico.
A premere perché rinuncino al bis sono sempre gli esponenti di Fratelli d’Italia, che rispetto a 5 anni fa, quando si andò al voto nelle 3 regioni, e poi anche in Piemonte e Umbria, hanno visto aumentare in maniera esponenziale i loro consensi, che oggi valgono i due terzi di quelli di tutta la coalizione. Un peso politico preponderante, insomma, a cui però non corrispondono le bandierine issate nelle 5 regioni, tutte amministrate dal centrodestra, dal momento che Piemonte e Basilicata vantano governatori forzisti, e Umbria e Sardegna leghisti. Di qui la richiesta dei meloniani di una staffetta alla guida della coalizione in Sardegna e in Basilicata.
In realtà, gli alleati dovessero assentire all’accantonamento di Solinas per il sindaco FdI di Cagliari, Paolo Truzzu, i leghisti lucani sperano ancora di poter esprimere un loro candidato governatore, magari nella persona del coordinatore regionale Pasquale Pepe, sacrificando la corsa a un secondo mandato del sindaco di Potenza, Mario Guarente.
Negli ultimi giorni, però, Salvini si è schierato come mai prima a difesa del suo alleato sardo, che è anche segretario del Partito sardo d’azione.
A contendere la candidatura a Bardi, pertanto, resterebbero i nomi dei meloniani, come il coordinatore regionale Piergiorgio Quarto e l’assessore regionale all’ambiente, Cosimo Latronico. Nonostante la strenua difesa portata avanti, ormai da mesi, anche dal segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, evidenziando i sondaggi che accrediterebbero il governatore uscente di un gradimento significativo da parte dei lucani.
l.a.
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