Angelo Chiorazzo
3 minuti per la letturaPOTENZA – Sono giorni di “provini” alla ricerca di un candidato governatore alternativo per i referenti regionali del Movimento 5 stelle. Con l’obiettivo di individuare una personalità del mondo civico da contrapporre al re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo, sostenuto dal Partito democratico e del laicato cattolico di centrosinistra.
E’ stata l’avvio di un’esplorazione di questo tipo, infatti, la linea emersa domenica dalla riunione tra il coordinatore regionale dei pentastellati, il deputato Arnaldo Lomuti, con i referenti dei gruppi territoriali appena istituiti. Uno scambio di vedute che ha confermato la scarsa digeribilità di una candidatura come quella dell’imprenditore di Senise per la “pancia” del Movimento. Ma anche le aperture di credito nei suoi confronti: sia degli esponenti dell’amministrazione comunale materana, che ha ancora nel Pd il principale partito d’opposizione; sia degli attivisti dell’area Sud della regione.
Vuoi per le origini di Chiorazzo, vuoi per l’auspicio che possa rappresentare una nuova pagina della politica lucana, e archiviare una volta per tutte la lunga stagione dei Pittella. Nonostante le pressioni dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza proprio per un accordo tra il re delle coop e l’ex governatore di Lauria. Pressioni aumentate dopo le voci – più o meno ispirate – di un possibile approdo di quest’ultimo nel centrodestra, se in luogo del governatore uscente, Vito Bardi, la guida della coalizione dovesse essere affidata ad altri. Come l’ex senatore Pasquale Pepe, o i meloniani Cosimo Latronico e Piergiorgio Quarto (meno probabili l’ex sottosegretario Guido Viceconte e il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma).
Alla base della decisione di cercare un candidato governatore alternativo all’imprenditore di Senise, quindi, vi sarebbe stata la volontà di neutralizzare il più inflazionato degli argomenti utilizzati per perpetuare lo status quo. Sebbene dall’investitura ufficiale a candidato governatore non siano trascorse più di due settimane. Vale a dire quel “chi altri se non Chiorazzo”, che unito alla soppressione sul nascere di qualunque forma di possibile dissenso, e all’incombere delle scadenze elettorali, rappresenta la migliore garanzia per il buon esito della sua candidatura.
Per provare a convincere a cambiare “cavallo” i democratici, e il resto della possibile coalizione, i pentastellati sarebbero alla ricerca di una personalità civica sul modello dell’ex rettore dell’Università di Teramo, Luciano D’Amico, scelto per guidare la coalizione a traino M5s-Pd alle elezioni regionali Abruzzo.
Per questo tra i nomi discussi vi sarebbe già stato quello dell’ex rettore dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (Iuav), l’81enne materano Amerigo Restucci, “congelato” in un secondo momento a causa dell’età avanzata. Ma anche il profilo della scrittrice Mariolina Venezia, creatrice del personaggio tv di Imma Tataranni, sarebbe stato esaminato con attenzione, e poi messo da parte in cerca di figure con uno spessore politico maggiore.
Il “casting” dovrebbe andare avanti almeno fino all’inizio della prossima settimana. A quel punto se vi sarà una personalità che è emersa su tutte le altre, e che ha dato la sua disponibilità alla candidatura, dovrebbe essere sottoposta per un giudizio anche ai referenti nazionali del Movimento.
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