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Vito De Filippo e Raffaele La Regina

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SONO Vito De Filippo e, a sorpresa, il segretario regionale della Basilicata Raffaele La Regina i due candidati scelti dal segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, per giocarsi il grosso delle chance di elezione in Parlamento nel voto del 25 settembre.

Il verdetto del Nazareno è arrivato ieri sera dopo ore di tribolazione, che hanno visto vanificarsi le residue possibilità di un tandem tra De Filippo e Marcello Pittella.

PITTELLA: «UN DELITTO PERFETTO»

Lo stesso Pittella che per reazione, a caldo, ha pubblicato un tweet in cui parla di un «delitto perfetto». «Calpestati diritti, principi, territorio, storia e democrazia! Nella vita ci vuole dignità! Buona fortuna». Queste le parole dell’ex governatore, sempre più vicino all’addio ai democratici al termine di quasi tre anni di convivenza da separati in casa.

Una separazione di fatto, dopo lo stop forzato alla sua corsa per un secondo mandato da presidente della giunta regionale, in seguito alla vicenda giudiziaria dei concorsi truccati nella sanità, che lo ha coinvolto nell’estate del 2018, e che lo ha visto assolto in primo grado lo scorso dicembre.

I CANDIDATI PD IN BASILICATA

Vito De Filippo, deputato uscente, è stato indicato come capolista nel collegio plurinominale del Senato, dove sondaggi alla mano si concentrano le maggiori possibilità per il Pd di conquistare 1 dei 7 seggi parlamentari da assegnare il 25 settembre in Basilicata (3 al Senato e 4 alla Camera).

Raffaele La Regina, invece, dovrebbe guidare la lista democratica per il collegio plurinominale della Camera. Dietro di loro, al secondo posto delle due liste, Letta ha indicato, rispettivamente, la coordinatrice regionale delle Donne democratiche, Lucia Sileo, e la vice segretaria regionale, Maura Locantore. Passerella, poi, per la presidente dell’assemblea regionale Maddalena Labollita, scelta come candidata di coalizione per il collegio uninominale della Camera dei deputati, dove i sondaggi accreditano il centrodestra di un vantaggio crescente dopo la rottura tra il Pd e i centristi Calenda.

«RINUNCIAMO ALLE CANDIDATURE»

A distanza di qualche ora, quindi, è arrivata una dura presa di posizione di tutte e tre le designate, che hanno annunciato l’intenzione di rinunciare alle candidature. Una posizione che adesso rischia di rimettere in discussione quanto stabilito a Roma, a meno che non vengano individuate a stretto giro delle sostitute.

«Apprendiamo con stupore del non rispetto della rosa approvata dalla direzione regionale del Pd Basilicata». Così in una nota a triplice firma in cui si stigmatizza, in particolare, il ripescaggio del nome del 29enne La Regina, eletto segretario regionale a dicembre dell’anno scorso, che a fine luglio si era chiamato ufficialmente fuori dai giochi consegnando a Letta una rosa di candidabili (4 uomini e 4 donne) in cui il suo nome non compariva.

«Crediamo – hanno aggiunto Labollita, Locantore e Sileo – che il Pd abbia necessità di essere rappresentato nella sua pluralità e per il rispetto che nutriamo nei confronti della nostra comunità, comunicheremo nelle prossime ore al segretario Enrico Letta e al segretario candidato Raffaele La Regina, la nostra indisponibilità ad accettare candidature di servizio o surrogati delle stesse».

Infine l’affondo sulla violazione sostanziale del principio della parità di genere, più volte enunciato dallo stesso Letta, dato il ruolo ancillare assegnato alla componente femminile del partito lucano, riservando a due uomini le sole concrete possibilità di elezione, in quanto capilista. «Confidiamo – hanno concluso le tre candidate rinunciatarie – che altre donne democratiche, si uniscano eticamente e politicamente a difesa del nostro diritto di rappresentanza che è stato leso ed è frutto del più becero opportunismo e machismo».

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