Vito Bardi e la giunta regionale durante la riunione di oggi con sindacati e Usr sulla riapertura delle scuole
5 minuti per la letturaPOTENZA – La scuola in Basilicata aprirà il 24 settembre e non più il 14, come peraltro anticipato nei giorni scorsi (LEGGI LA NOTIZIA). In regione sono interessati 74mila alunni, 10mila docenti a cui si aggiungono 8 mila di sostegno. E’ quanto è emerso oggi nel confronto che il presidente della Regione Vito Bardi insieme ai componenti della giunta ha avuto con i sindacati della scuola e con la dirigente dell’Ufficio scolastico della Basilicata. Una riunione senza frizioni, tutti d’accordo sul rinvio della data di apertura, si è discusso dei nodi sul trasporto scolastico e dei problemi che riguardano l’aspetto sanitario. Ma è un fatto che con questa decisione sia stata in un certo senso “sconfessata” la linea Merra (cancelli aperti il 14), a favore dell’ipotesi Cupparo: la settimana scorsa i due assessori avevano avuto un botta e risposta a distanza sullo slittamento delle lezioni di dieci giorni.
La Giunta regionale dovrà con una nuova delibera modificare al 24 settembre l’avvio delle lezioni, con necessario prolungamento di dieci giorni la chiusura delle stesse. E’ nelle prerogative dell’ente il calendario scolastico. “L’orientamento prevalso è stato quello di differire l’apertura degli istituti scolastici – ha detto il presidente della Regione Vito Bardi – anche perchè ci sono ancora alcune cose dal punto di vista strutturale e organizzativo e medico da mettere a punto, per il migliore funzionamento di tutto il mondo della scuola. Ci sta particolarmente a cuore questo settore, abbiamo l’onere nei confronti dei genitori di curare la cultura e di tutelare tutto studenti, insegnanti e operatori”.
“Più di una presa d’atto dei sindacati, è stato pacifico il rinvio – ha proseguito Bardi – tutti concordi, in realtà i sindacati ci avevano già manifestato questa necessità, nessun motivo di frizione quindi. Credo che insieme porteremo avanti un programma efficiente”. L’assessore ai Trasporti Donatella Merra, aveva nei giorni scorsi già manifestato un segnale al governo centrale sulla carenza delle risorse. Il presidente della Regione ha precisato che sono stati già fatti passi in avanti sul trasporto urbano ed extraurbano. “Come tutte le Regioni – ha detto – chiederemo lo sblocco delle risorse per far fronte a questa organizzazione dei servizi, perchè ci vogliono risorse aggiuntive del Governo. Per quanto riguarda invece le criticità sugli insegnati, a noi è sembrato un quadro tranquillo di cui se ne sta occupando l’Ufficio scolastico regionale, al momento ci stiamo muovendo in circuito che non sembra affatto spinoso”. L’assessore ai Trasporti della Regione Donatella Merra che ha tenuto diverse riunioni con i rappresentanti delle altre Regioni per quanto riguarda i mezzi di trasporti per gli studenti lo aveva già detto che o si deroga alle distanze oppure ci vogliono mezzi in più e quindi risorse aggiuntive.
“A conclusione della conferenza unificata alla quale ho partecipato, il Ministero ha fatto sapere che consentirà una capienza degli autobus all’80 per cento, mentre per il restante 20 per cento il governo ha promesso 200 milioni, ma a valere sulla prossima finanziaria del 2021 e quindi non nell’immediato, mentre per oggi ha detto che svincolerà i 400 milioni del Fondo mancato introiti da distribuire alle Regioni come risorse aggiuntive per il potenziamento del trasporto”.
“Con l’ufficio scolastico regionale – ha detto Merra all’agenzia Italpress – nel frattempo, stiamo ragionando sulla didattica a distanza in percentuale del 50 per cento o del 20 per cento, nel caso non dovessimo ottenere finanziamenti aggiuntivi per il trasporto. Per far viaggiare quel 20 per cento che rischia di rimanere a terra servono le risorse aggiuntive che il governo non ha messo. Ha garantito 200 milioni sulla finanziaria 2021 e ha detto utilizzate i 4oo milioni con un decreto legge che invece sarebbero dovuti essere utilizzati per le compensazioni dei mancati ricavi delle aziende, quindi con un decreto legge in settimana, dovrebbe flessibilizzare l’utilizzo di queste risorse.
La dirigente dell’Ufficio scolastico regionale ha sottolineato la proficua collaborazione con la Regione, in particolare con il dipartimento Salute che sta cercando soluzioni. Per quanto riguarda gli orari delle lezioni si cercherà di rispettare l’orario ordinario soprattutto per le scuole di primo ciclo per la didattica in presenza. “Potrebbero esserci scaglionamenti – ha detto Datena – per gli ingressi questo potrebbe avvenire soprattutto nelle scuole superiori dove ci sono più problemi di assembramento. Per quanto riguarda il corpo docente e il personale di ruolo, abbiamo completato le assunzioni e attendiamo l’organico aggiuntivo per conferimento delle supplenze per lo sdoppiamento delle classi. A tutte le scuole è stato chiesto di elaborate un piano sulla didattica a distanza sia per il primo e secondo ciclo nell’eventualità ulteriore lockdown. Voglio sottolineare che non è vera la polemica sui docenti. Dobbiamo risolvere invece la problematica dei medici di medicina generale, alcuni non stanno contribuendo, la Regione ci ha rassicurato attraverso gli Usca (Unità speciale continuità assistenziale) individuanti dalle aziende sanitarie. Non ci sono state particolari criticità vedo buona disponibilità ai test, al momento si sta compiendo una ricognizione. Anche le scuole sono tutte dotate degli elenchi dei referenti Covid.
I sindacati hanno espresso soddisfazione per la riapertura al 24 settembre. Per il segretario generale della Cgil Matera Eustacchio Nicoletti è necessario adesso monitorare su tutto quello che ancora non è stato fatto per l’edilizia scolastica . “Abbiamo chiesto all’assessorato ai Trasporti di intervenire per l’incremento e la puntualità delle corse, abbiamo dei seri dubbi sulla didattica a distanza. Sulla sanità abbiamo chiesto applicazione dell’incremento sanità territoriale con un incremento delle unità Usca. Per Antonio Guglielmi segretario Uilm Basilicata anche la Regione deve mettere a disposizione risorse aggiuntive e un miglior coordinamento del governo nazionale e ha condannato le campagne demagogiche nei confronti degli operatori scolastici. Enrico Gambardella segretario della Cisl Basilicata: “Il problema non sono i banchi, nè gli spazi. Negli ultimi 3 anni c’è stata in Basilicata una contrazione di ben 6mila alunni. Sui trasporti pensiamo che le linee guida dettate dal governo rappresentino appena il minimo indispensabile. Nel nostro caso si tratta di una percorrenza di 1milione e 600mila km bisogna reperire al servizio scolastico almeno un altro 20 per cento lo si sarebbe già potuto fare vista la contrazione dei mesi scorsi del lockdown in quanto l’attività è stata già pagata in pieno al Cotrab con risorse già versate, sarebbe questo un elemento di compensazione per il settore trasporti”.
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