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POTENZA – Marcello Pittella è ufficialmente governatore. Ieri in corte d’Appello a Potenza, i giudici hanno ufficializzato l’elezione. Ma l’atto simbolico vero e proprio si terrà questa mattina in consiglio regionale con il definitivo passaggio di consegne tra Vito De Filippo e Marcello Pittella, da lì in poi toccherà al nuovo governatore, eletto con il 59,9% dei consensi guidare la Basilicata. Ma la commissione elettorale ieri ha ufficializzato anche l’elezione di Tito Di Maggio, con un seggio “strappato” al Pdl e dei due uomini del listino Achille Spada e Vito Giuzio. I restanti 17 seggi saranno ufficializzati oggi. Ieri, infatti, la commissione elettorale regionale ha passato i documenti alle circoscrizioni, che hanno il compito di ripartire i seggi secondo gli eletti. Resta ancora un’incognita la rinuncia di Tito Di Maggio, che potrebbe mantenere la sua carica di senatore così come ribadito durante l’intervista pre elettorale al Quotidiano. In quel caso a sostituirlo potrebbe essere Pace, ma anche lì la situazione si complica in relazione alla vicenda che vede contrapposti Pace e Cupparo, rispettivamente primo e secondo dei non eletti. In quella differenza di trenta voti potrebbero nascondersi delle irregolarità nella sezione di Filiano, così come ribadito nel documento del tribunale di Potenza trasferito alla corte d’Appello. In ogni caso la Basilicata si lascia alle spalle la vecchia giunta stoppata dalla vicenda rimborsopoli. Ma ieri Marcello Pittella, che intanto sulla sua pagina facebook ha lanciato il messaggio ai lucani, sembrava piuttosto defilato e forse nasconeva non poche preoccupazioni. A fargli visita al termine della proclamazione anche la neo eletta segretaria regionale di Italia Dei Valori, Maria Luisa Cantisani.
Ovviamente Pittella non si è sbilanciato sulla composizione della giunta. Certo è che «per il 27 o il 28 dicembre sarà pronta. Per ora non mi sento di dare nessun nome in quanto è necessario discutere con gli altri partiti e decidere la strada da seguire». Pittella però annuncia che il primo consiglio potrebbe esserci «a ridosso dell’Epifania». E bisognerà fare presto anche per approvare il bilancio regionale. Da questo punto di vista non dovrebbero esserci problemi sostanziali. «Appena si convocherà il primo consiglio – ha detto – approveremo tutto quello che deve essere approvato». Oltre l’emozione iniziale Pittella si lascia andare alla questione più spinosa di tutte, la questione dell’incompatibilità in relazione a rimborsopoli. Qui Pittella diventa più duro: «In questi giorni sono state dette tante cose che con il diritto centrano poco. Vorrei rassicurare i lucani questo governo durerà cinque anni». Per il resto è tutto in itinere, compresa la questione delle quote rosa «ci sto pensando – dice – ma è necessario discutere con gli altri partiti anche su questo aspetto». ma la giunta sarà tecnica o politica? Neanche su questo il nuovo governatore vuole dare conferme. L’ottimismo lo lascia alla sua pagina facebook, dove scrive in un passaggio: «Un tempo nuovo è arrivato, e ci chiede di abbandonare ogni personalismo, ogni lotta interna, a favore di un confronto, anche serrato, ma con la consapevolezza che c’è un obiettivo comune. Dobbiamo saper essere forti, coraggiosi, innovativi, positivi. Ce lo chiede una crisi che non lascia spiragli per indecisioni e balbettii. Un antico detto zen dice che l’unica rivoluzione possibile è assumersi l’intera responsabilità delle cose. Bene, è proprio quello che ho intenzione di fare. Lavorando sodo, senza orari, senza sosta, ascoltando tutti e raccontando il mio viaggio per restituire fiducia e speranza».
v.panettieri@luedi.it
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