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«La percentuale presa in Basilicata è sorprendente perchè è il frutto dell’impegno di cinquanta ragazzi persuasi dalla proposta di Civati».
Andrea Casarano sarà uno dei più giovani, se non il più giovane, tra i componenti dell’assemblea nazionale che è stata nominata dalle primarie.
Un risultato per molti versi insperato anche se «inferiore rispetto a quello che ci aspettavamo a livello nazionale, comunque positivo soprattutto perchè Civati ha avuto il merito di aver fatto riavvicinare alla politica tanti giovani come me che si sentono coinvolti direttamente da quella che è la proposta di Civati».
Casarano ha le idee chiare rispetto al futuro di un Pd «che continueremo a sostenere in qualsiasi situazioni e senza scontri o frizioni interne ma con la dialettica necessaria per cui anche chi sostiene Civati darà al Pd il suo contributo propositivo senza che ci siano scontri o faziosità, diremo correttamente ciò che pensiamo».
I problemi più grandi sono oggi proprio quelli dei più giovani e su questo proprio Casarano non si esime dall’intervenire e dal dare il suo contributo: «io credo che sia importante continuare a puntare su cultura e università ma in maniera più razionale, oggi è difficile andare avanti con una borsa di studio, serve migliorare la formazione e servirà agevolare l’ingresso nel mondo
del lavoro attraverso una serie di interventi di sgravi fiscali e di semplificazioni normative e contratti maggiormente fruibili dai lavoratori e tollerabili dalle imprese». Ricette comuni, per molti versi semplici ma che non riescono assolutamente a trovare una propria applicazione.
Rispetto poi all’esito delle primarie, alla vittoria di Renzi e la sconfitta di Cuperlo che forse sono state anche per Civati il male minore Casarano spiega: «credo ci fossero diverse scuole di pensiero su questo, sicuramente la storia politica di Civati è più vicina a Renzi che a Cuperlo ma vedremo con il lavoro cosa verrà fatto.
Le nuove nomine? Mi sembrano positive non solo perchè ci sono molti giovani e molte donne ma anche perchè ci sono persone esperte e preparate su molte materie, penso alla Serracchiani o alla Picierno.
Insomma mi pare un buon primo passo poi il resto lo vedremo con il tempo».
p.quarto@luedi.it
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