POTENZA, 7 DIC – La nuova Forza Italia rinasce anche in Basilicata, con una “struttura leggera” che raggruppa eletti, amministratori locali e simpatizzanti nei Club e nel coordinamento regionale, che segue lo scioglimento degli organi direttivi del Pdl lucano.
La nuova formazione politica è stata presentata stamani a Potenza, nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno partecipato i coordinatori provinciali uscenti del Pdl, Mariano Pici e Cosimo Latronico, e i neoeletti consiglieri regionali, Michele Napoli e Paolo Castelluccio.
Per il momento la nuova Forza Italia non ha una struttura gerarchica, con un coordinamento regionale composto da eletti e iscritti, a cui si aggiungeranno i Club sul territorio. Le indicazioni organizzative verranno da Roma, dal comitato nazionale. “La scissione – hanno spiegato – è stato un atto doloroso così come la decadenza di Berlusconi, ma noi vogliamo portare avanti i nostri valori per il futuro della Basilicata”. (ANSA).
(ANSA) – POTENZA, 7 DIC – In un comunicato Latronico ha aggiunto che “chi ha lavorato ossessivamente per l’estromissione del presidente Berlusconi dal Parlamento, applicando norme controverse, è responsabile della fine delle larghe intese che avevano lo scopo di una pacificazione nazionale; chi continua a proporre misure economiche che proseguono l’austerità oppressiva che ha sfiancato il Paese tradisce il mandato che aveva ricevuto il governo Letta; chi dovesse continuare a dare fiducia a questo stato di cose tradisce il mandato che ci avevano assegnato gli elettori di centro destra”.
Secondo il deputato lucano, “Forza Italia nasce per dare voce a coloro che hanno coltivato la prospettiva di un Paese più libero e più prospero e per dare spazio ai tanti che sono rimasti delusi da una politica che ha ridotto allo stremo la vitalità della nostra nazione. Anche in Basilicata bisogna parlare a quel popolo di esclusi che ormai è la maggioranza, che ha preferito non votare alle ultime regionali piuttosto che provare a costruire una via di alternanza e di cambiamento. Questa è una sfida che raccogliamo e rilanciamo perchè i lucani possano riprendersi il diritto a partecipare alla costruzione di un futuro possibile per la nostra terra oggi – ha concluso Latronico – afflitta da assenza di sviluppo e di crescita con conseguenze tremende per le nuove generazioni”. (ANSA).
La nuova Forza Italia rinasce anche in Basilicata, con una «struttura leggera» che raggruppa eletti, amministratori locali e simpatizzanti nei Club e nel coordinamento regionale, che segue lo scioglimento degli organi direttivi del Pdl lucano.
I coordinatori provinciali uscenti del Pdl, Mariano Pici e Cosimo Latronico, e i neoeletti consiglieri regionali, Michele Napoli e Paolo Castelluccio, hanno presentato la struttura in una conferenza stampa a Potenza. Per il momento la nuova Forza Italia non ha una struttura gerarchica, con un coordinamento regionale composto da eletti e iscritti, a cui si aggiungeranno i Club sul territorio.
Le indicazioni organizzative verranno da Roma, dal comitato nazionale.
«La scissione – hanno spiegato – è stato un atto doloroso così come la decadenza di Berlusconi, ma noi vogliamo portare avanti i nostri valori per il futuro della Basilicata».
«Chi ha lavorato ossessivamente per l’estromissione del presidente Berlusconi dal Parlamento – a aggiunto Latronico – applicando norme controverse, è responsabile della fine delle larghe intese che avevano lo scopo di una pacificazione nazionale; chi continua a proporre misure economiche che proseguono l’austerità oppressiva che ha sfiancato il Paese tradisce il mandato che aveva ricevuto il governo Letta; chi dovesse continuare a dare fiducia a questo stato di cose tradisce il mandato che ci avevano assegnato gli elettori di centro destra».
Secondo il deputato lucano, «Forza Italia nasce per dare voce a coloro che hanno coltivato la prospettiva di un Paese più libero e più prospero e per dare spazio ai tanti che sono rimasti delusi da una politica che ha ridotto allo stremo la vitalità della nostra nazione. Anche in Basilicata bisogna parlare a quel popolo di esclusi che ormai è la maggioranza, che ha preferito non votare alle ultime regionali piuttosto che provare a costruire una via di alternanza e di cambiamento».