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POTENZA – Ha riempito la sala dell’Hotel Vittoria e ha mandato in tilt il traffico della zona. Vito Santarsiero ieri sera ha fatto il pienone per il suo ringraziamento ai cittadini del capoluogo. E proprio con una serie di ringraziamenti è partito il neo consigliere regionale del Partito democratico. Poi ha spiegato le sue priorità da legislatore regionale. 
E sono partiti i moniti e le “minacce”. «Va fatto il nuovo Statuto regionale», ha tuonato il sindaco di Potenza che ha quindi aggiunto: «Diciotto al masimo 24 mesi sono un tempo sufficiente. Forse anche abbondante per dotare l’ente Regione di uno Statuto moderno al passo con i tempi. Se tra 24 mesi non dovessimo essere riusciti a farlo non ci sarebbero più ragioni per rimanere in Consiglio regionale». 
Testuale. E poi ha proseguito sempre sullo stesso ragionamento. «Con il nuovo Statuto va riformata anche la legge elettorale. L’ho già detto in campagna elettorale e lo ribadisco. Bisogna eliminare il listino che troppo spesso si associa alla mala politica». 
Insomma è un Santarsiero che si proietta in Consiglio regionale con le idee chiare e con la voglia di “fare”. E’ una base di partenza. 
Questo per le priorità fissate a 10 giorni dalla propria elezione. Santarsiero comunque parlando velocemente ha toccato diversi aspetti e tematiche. Per quanto riguarda l’approccio, il neo consigliere regionale ha detto di sentirsi lusingato di arrivare alla Regione da sindaco. E quindi ha assicurato che tutte le battaglie fatte per il bene dei Comuni «sono un mio patrimonio che porterò avanti sempre anche in ruoli diversi». E quindi ha sottolineato: «Senza Comuni forti non c’è futuro per i territori e per il bene dei cittadini». 
Non poteva mancare poi la politica. E Santarsiero quindi ha spostato il proprio discorso sull’appartenenza dei valori “cattolici – democratici”. Non a caso in prima fila ad ascoltare il discorso del primo cittadini di Potenza hanno preso posto gli ex parlamentari democristiani Tonio Boccia e Lillino Lamorte. Ma Santarsiero non ha avuto parole solo per loro. Ha ricordato in tal senso le figure politiche del passato a partire dallo scomparso senatore a vita Emilio Colombo. 
In prima fila anche i consiglieri regionali uscenti, Gennaro Straziuso ed Erminio Restaino. 
E non ha fatto mancare la propria presenza nemmeno il deputato del Partito democratico, Vincenzo Folino. A tutti e tre sono andati i ringraziamenti di Santarsiero per il sostegno elettorale. 
Tornando alle questioni affrontate, il sindaco di Potenza (che evitato di parlare di postazioni di giunta o altro) ha aggiunto che «serve recupare la parola programmazione per affrontare con decisione tutti i problemi che ci sono». 
Da qui, Santarsiero ha fatto un passaggio congressuale: «Sostengo Cuperlo. E’ una figura che offre la possibilità di continuare a coltivare gli ideali politici». 
E ancora passando invece alle questioni politiche più strettamente legate alla Regione: «Sono convinto che vada fatto il gruppo unico del Partito democratico in Consiglio regionale. Altrimenti sarebbe una falsa partenza. Devono iscriversi al gruppo consiliare del Pdi consiglieri eletti nel listini e anche i tre della lista del presidente». Il finale è stato dedicato al neo governatore: «Sono certo che Marcello Pittella farà un grande lavoro». 
s.santoro@luedi.it

POTENZA – Ha riempito la sala dell’Hotel Vittoria e ha mandato in tilt il traffico della zona. Vito Santarsiero ieri sera ha fatto il pienone per il suo ringraziamento ai cittadini del capoluogo. 

E proprio con una serie di ringraziamenti è partito il neo consigliere regionale del Partito democratico. Poi ha spiegato le sue priorità da legislatore regionale. E sono partiti i moniti e le “minacce”. 

«Va fatto il nuovo Statuto regionale», ha tuonato il sindaco di Potenza che ha quindi aggiunto: «Diciotto al masimo 24 mesi sono un tempo sufficiente. Forse anche abbondante per dotare l’ente Regione di uno Statuto moderno al passo con i tempi. Se tra 24 mesi non dovessimo essere riusciti a farlo non ci sarebbero più ragioni per rimanere in Consiglio regionale». 

Testuale. E poi ha proseguito sempre sullo stesso ragionamento. «Con il nuovo Statuto va riformata anche la legge elettorale. L’ho già detto in campagna elettorale e lo ribadisco. Bisogna eliminare il listino che troppo spesso si associa alla mala politica». 

Insomma è un Santarsiero che si proietta in Consiglio regionale con le idee chiare e con la voglia di “fare”. È una base di partenza. 

Questo per le priorità fissate a 10 giorni dalla propria elezione. Santarsiero comunque parlando velocemente ha toccato diversi aspetti e tematiche. Per quanto riguarda l’approccio, il neo consigliere regionale ha detto di sentirsi lusingato di arrivare alla Regione da sindaco. E quindi ha assicurato che tutte le battaglie fatte per il bene dei Comuni «sono un mio patrimonio che porterò avanti sempre anche in ruoli diversi». 

E quindi ha sottolineato: «Senza Comuni forti non c’è futuro per i territori e per il bene dei cittadini». Non poteva mancare poi la politica. E Santarsiero quindi ha spostato il proprio discorso sull’appartenenza dei valori “cattolici – democratici”. Non a caso in prima fila ad ascoltare il discorso del primo cittadini di Potenza hanno preso posto gli ex parlamentari democristiani Tonio Boccia e Lillino Lamorte. Ma Santarsiero non ha avuto parole solo per loro. 

Ha ricordato in tal senso le figure politiche del passato a partire dallo scomparso senatore a vita Emilio Colombo. In prima fila anche i consiglieri regionali uscenti, Gennaro Straziuso ed Erminio Restaino. E non ha fatto mancare la propria presenza nemmeno il deputato del Partito democratico, Vincenzo Folino. A tutti e tre sono andati i ringraziamenti di Santarsiero per il sostegno elettorale. 

Tornando alle questioni affrontate, il sindaco di Potenza (che evitato di parlare di postazioni di giunta o altro) ha aggiunto che «serve recupare la parola programmazione per affrontare con decisione tutti i problemi che ci sono». 

Da qui, Santarsiero ha fatto un passaggio congressuale: «Sostengo Cuperlo. E’ una figura che offre la possibilità di continuare a coltivare gli ideali politici». E ancora passando invece alle questioni politiche più strettamente legate alla Regione: «Sono convinto che vada fatto il gruppo unico del Partito democratico in Consiglio regionale. Altrimenti sarebbe una falsa partenza. Devono iscriversi al gruppo consiliare del Pdi consiglieri eletti nel listini e anche i tre della lista del presidente». 

Il finale è stato dedicato al neo governatore: «Sono certo che Marcello Pittella farà un grande lavoro». 

s.santoro@luedi.it

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