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POTENZA – Ancora qualche giorno e De Filippo dovrebbe essere investito dell’incarico nazionale agognato ormai da mesi. A Roma i tempi sono diventati maturi. Per il segretario regionale del Partito democratico ed ex ormai presidente della giunta regionale si aprono scenari “interessanti”: si parla di un sottosegretariato di Stato di primo piano.
Questo perchè ci sarà un rimpasto nella squadra del governo Letta. Lo ha fatto capire lo stesso premier dopo il voto di decadenza al Senato su Silvio Berlusconi. Un viceministro e 5 sottosegretari di Stato (quindi uomini della sua squadra di governo) il giorno prima del voto sulla decadenza del Cavaliere per protesta evidentemente non hanno sostenuto la maggioranza al voto sul Patto di Stabilità.
Un atto politico forte che non è piaciuto al presidente del consiglio Enrico Letta. Ma è tutto il quadro politica che muta in Parlamento. Il Popolo della libertà – Forza Italia esce dal governo delle larghe intese. E quindi diventa quasi automatico che i fedelissimi di Berlusconi – passati ormai all’opposizione – escano anche dal governo e quindi lascino le poltrone importanti. Sono sei. C’è un viceministro, Bruno Archi agli Esteri e cinque sottosegretari che sono Jole Santelli al Lavoro, Rocco Girlanda alle Infrastrutture, Walter Ferrazza agli Affari regionali, Cosimo Ferri alla Giustizia e Gianfranco Miccichè alla Funzione pubblica.
Enrico Letta da parte sua pubblicamente ha detto di aspettarsi un atto conseguente dai sei. E cioè le dimissioni. Al momento però tranne Micciche gli altri non hanno fatto sapere nulla. Se dovessero fare spallucce non è escluso che vengano messi fuori dalla squadra governativa d’imperio. E così dovrebbe subire una accelerazione l’ingresso di De Filippo nella squadra di governo. Sono mesi (in pratica da subito dopo le dimissioni da governatore) che si parla di una nomina da sottosegretario, da viceministro o addirittura da ministro per De Filippo che è legato da una solida amicizia con il presidente del governo Enrico Letta. Ma fino a ora per De Filippo c’è stata solo la nomina da segretario regionale del Pd lucano al posto di Roberto Speranza. Ma da quanto si è appreso la nomina è nell’aria. Dove? Difficile dirlo. Si sa per certo che all’ex governatore “piaccia” la carica di viceministro al Mise e cioè al Ministero per lo Sviluppo economico che però è accupata (e sembra stabilmente) da Antonio Catricalà che è assolutamente fedele al governo retto da Letta. Più semplice prendere il posto di Miccichè (alla Funzione pubblica) o quello di Ferrazza alle politiche regionali.
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