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NEMMENO il tempo di godersi il risultato elettorale che Fratelli d’Italia di Basilicata lancia già la nuova crociata. Il leader del partito lucano, Gianni , chiama all’ordine le sue truppe al grido di battaglia: «L’opposizione sarà dura e circostanziata». Nessuno sconto al neo presidente della Giunta, Marcello Pittella. E, superate le regionali, ora Fratelli d’Italia si prepara alla sfida per il Comune di Potenza. E tra gli esponenti del partito della Meloni in Basilicata, è il giovane Alessandro Galella (nella foto) a guardare con maggiore interesse alle comunali 2014. Tanto che dalla sua bacheca facebook annuncia: «In questi sei mesi che abbiamo dinnanzi a noi costruiremo la città che vogliamo, busseremo ad ogni singola porta, incontreremo ogni associazione, ogni singolo commerciante, parroco e imprenditore. L’ora improcrastinabile di cambiare pagina per la citta’ capoluogo della Lucania e’ arrivata! Potenza capitale 2014».
Dunque, il partito prosegue nell’attività di radicamento sul territorio. Con un messaggio rivolto a chi non appartiene al centrosinistra lucano ma che non si riconosce nemmeno in quel centrodestra che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. «Oggi – scrive il consigliere regionale Rosa – è ancor più necessario  aprire le porte della nostra casa ai tanti lucani che credono in un progetto politico alternativo al centrosinistra e che non si ritrovano nelle evoluzioni post Pdl. La nostra casa è aperta a chi non si è sentito rappresentato in questa tornata elettorale da alcun partito. Abbiamo dimostrato coerenza fino in fondo. Quando abbiamo aderito a Fratelli d’Italia avevamo visto giusto, era necessaria una svolta nel centrodestra lucano e i risultati elettorali ne sono la conferma. C’è bisogno di costruire un centrodestra che sia in grado di opporsi al sistema di governo delineato nell’ultima competizione elettorale, un sistema che con Pittella non si distanzierà molto dai precedenti. Quindi non abbassiamo la guardia, ma forti dei tanti sostenitori che hanno confidato in noi andiamo avanti nella demolizione del Sistema Basilicata che ha già cominciato a vacillare. Pittella, non è il presidente di tutti i lucani e non avrà vita facile, l’opposizione sarà dura e circostanziata. Non molliamo la Basilicata nelle fauci di un centrosinistra sempre più frammentato ma sempre più affamato di potere. Andiamo avanti, senza paura, onesti e liberi. Le urne hanno evidenziato, in queste ultime elezioni, che un diverso centro destra è possibile, anche, nella nostra regione e questo è un dato incoraggiante per tutti coloro che ritengono che l’alternanza democratica è l’essenza di ogni società che vuole definirsi veramente evoluta». E Giuseppe Giuzio, dirigente regionale di FdI, affonda: «Il consociativismo, vero o presunto, tra destra e sinistra è destinato a scomparire: troppo pochi 20 consiglieri (12 di maggioranza e 8 di minoranza) per non fare un’opposizione dura e costruttiva.
Questo sarà elemento tale da far apparire forse diverso il centro destra, consentendo di avere una nuova percezione della classe politica che lo rappresenta.
Un ultimo elemento da sottolineare: con le celebrate elezioni regionali i tanti focolai di destra si sono irrimediabilmente spenti e di controparte un caldo fuocherello alimentato da Fratelli D’Italia è stato acceso, ora si è in attesa che scoppi un incendio che possa innescare la tanto agognata  alternanza democratica».

NEMMENO il tempo di godersi il risultato elettorale che Fratelli d’Italia di Basilicata lancia già la nuova crociata. Il leader del partito lucano, Gianni , chiama all’ordine le sue truppe al grido di battaglia: «L’opposizione sarà dura e circostanziata». Nessuno sconto al neo presidente della Giunta, Marcello Pittella. E, superate le regionali, ora Fratelli d’Italia si prepara alla sfida per il Comune di Potenza. 

 

E tra gli esponenti del partito della Meloni in Basilicata, è il giovane Alessandro Galella (nella foto) a guardare con maggiore interesse alle comunali 2014. Tanto che dalla sua bacheca facebook annuncia: «In questi sei mesi che abbiamo dinnanzi a noi costruiremo la città che vogliamo, busseremo ad ogni singola porta, incontreremo ogni associazione, ogni singolo commerciante, parroco e imprenditore. L’ora improcrastinabile di cambiare pagina per la citta’ capoluogo della Lucania e’ arrivata! Potenza capitale 2014».

Dunque, il partito prosegue nell’attività di radicamento sul territorio. Con un messaggio rivolto a chi non appartiene al centrosinistra lucano ma che non si riconosce nemmeno in quel centrodestra che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. «Oggi – scrive il consigliere regionale Rosa – è ancor più necessario  aprire le porte della nostra casa ai tanti lucani che credono in un progetto politico alternativo al centrosinistra e che non si ritrovano nelle evoluzioni post Pdl. La nostra casa è aperta a chi non si è sentito rappresentato in questa tornata elettorale da alcun partito. Abbiamo dimostrato coerenza fino in fondo. Quando abbiamo aderito a Fratelli d’Italia avevamo visto giusto, era necessaria una svolta nel centrodestra lucano e i risultati elettorali ne sono la conferma. 

C’è bisogno di costruire un centrodestra che sia in grado di opporsi al sistema di governo delineato nell’ultima competizione elettorale, un sistema che con Pittella non si distanzierà molto dai precedenti. Quindi non abbassiamo la guardia, ma forti dei tanti sostenitori che hanno confidato in noi andiamo avanti nella demolizione del Sistema Basilicata che ha già cominciato a vacillare. Pittella, non è il presidente di tutti i lucani e non avrà vita facile, l’opposizione sarà dura e circostanziata. Non molliamo la Basilicata nelle fauci di un centrosinistra sempre più frammentato ma sempre più affamato di potere. 

Andiamo avanti, senza paura, onesti e liberi. Le urne hanno evidenziato, in queste ultime elezioni, che un diverso centro destra è possibile, anche, nella nostra regione e questo è un dato incoraggiante per tutti coloro che ritengono che l’alternanza democratica è l’essenza di ogni società che vuole definirsi veramente evoluta». E Giuseppe Giuzio, dirigente regionale di FdI, affonda: «Il consociativismo, vero o presunto, tra destra e sinistra è destinato a scomparire: troppo pochi 20 consiglieri (12 di maggioranza e 8 di minoranza) per non fare un’opposizione dura e costruttiva.Questo sarà elemento tale da far apparire forse diverso il centro destra, consentendo di avere una nuova percezione della classe politica che lo rappresenta.

Un ultimo elemento da sottolineare: con le celebrate elezioni regionali i tanti focolai di destra si sono irrimediabilmente spenti e di controparte un caldo fuocherello alimentato da Fratelli D’Italia è stato acceso, ora si è in attesa che scoppi un incendio che possa innescare la tanto agognata  alternanza democratica».

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