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VENOSA – La città di Orazio ha fatto il botto. Un exploit che non ha precedenti. L’elezione di 3 consiglieri regionali non si era mai vista da queste parti. E se quella di Carmine Miranda Castelgrande – pur con una concorrenza agguerrita – era quasi scontata quella di Gianni Leggieri, ma soprattutto la conferma di Francesco Mollica, ha quasi del miracoloso. Finito nel calderone di “Rimborsopoli”, in molti non avrebbero scommesso su una sua elezione. Invece, i cittadini gli hanno dato ragione e le 1.544 preferenze testimoniano un invidiabile radicamento sul territorio. Certo per strada ha “perso” 300 voti rispetto all’affermazione di 3 anni fa quando si presentò con il Movimento delle Autonomie, ma il risultato raggiunto è “onorevole” e conferma, all’interno del Consiglio regionale, una forza come quella dell’Udc che ultimamente è stata scossa da commissariamenti e polemiche interne.
«E’ stata una campagna elettorale molto dura ma fatta nella massima sobrietà» ha detto Mollica raggiunto telefonicamente. «Siamo andati sul territorio confrontandoci con i cittadini. Questo risultato – ha aggiunto – premia il mio lavoro in tutta la zona del Vulture-Alto Bradano negli ultimi anni». Infine un pensiero ai due nuovi “colleghi”. «Sono sicuro – ha concluso – che insieme lavoreremo perchè questo territorio possa avere finalmente il ruolo che le spetta in regione». Ottima anche l’affermazione di Gianni Leggieri. Finanziere prestato alla politica, ha visto nel movimento di Grillo una “speranza” per cambiare le cose in Regione. Le 1.631 preferenze non lasciano adito a interpretazioni. Un successo costruito principalmente a Venosa dove il “Movimento cinque Stelle” è il secondo partito dopo il Pd e dove ha avuto una valanga di consensi: 1.328. Non male per un neofita della politica. «Ringrazio le persone che hanno condiviso con me questo cammino», ha esordito Leggieri, «ci siamo messi in gioco e abbiamo ottenuto un risultato importante. La priorità rimane quello del lavoro e faremo di tutto per creare occasioni per occupare i giovani. Spero di non deludere i miei elettori – ha concluso – e li ringrazio per il sostegno che hanno voluto accordarmi».
Chi neofita non lo è nella politica, è certamente Carmine Miranda Castelgrande. Già sindaco di Venosa, uscito sconfitto dal confronto con Bruno Tamburriello nel 2009 alle comunali, si è saputo rialzare ottenendo un buon risultato alle scorse regionali (pur non entrando in Consiglio subito). Ora, complice la spinta di De Filippo, ha fatto il pienone non solo nel Vulture Melfese ma anche in diversi comuni del potentino. 6.851 preferenze sono una enormità. E’ il terzo più votato nel Pd e il quarto dell’intera coalizione sconfiggendo un pezzo grosso del partito come il segretario provinciale Antonello Molinari. «Abbiamo creduto in questa vittoria frutto di un percorso costruito nel tempo – ha esordito – L’elezione di 3 consiglieri – ha concluso – non può che far bene all’intera comunità. Speriamo di poter lavorare insieme per il bene di Venosa».
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