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MATERA – «Tutto quello che dovevo fare anche a livello scaramantico l’ho fatto». Roberto Cifarelli scherza a poco meno di 24 ore dall’elezione al Consiglio regionale di Basilicata.
Un’elezione sofferta e sudata come non mai prima perchè 4900 voti hanno rischiato di non bastare.
«L’arrivo dei dati inizialmente non è stato chiaro ed ha rischiato di creare confusione, sono comunque felice per la risposta che è arrivata dalla città di Matera, la mia città, che mi ha dato la spinta per poter vincere e per arrivare ad un risultato straordinario».
Sul da farsi Cifarelli pare decisamente avere le idee chiare e lo dice con poche parole: «io voglio fare solo il consigliere regionale, non pensare ad altro ma studiare e apprendere il più possibile per svolgere al meglio questo compito».
E’ il più eletto tra i consiglieri della provincia di Matera e questa risulta probabilmente un’ulteriore responsabilità: «io ho una convinzione di fondo cioè che se riparte Matera e la sua provincia riparte economicamente anche la regione tutta.
E’ questo l’impegno, vedendo quella che è l’unità di intenti messa in campo per Matera 2019 direi che c’è una comune idea e un sentimento chiaro in questa direzione».
Cifarelli non manca anche di analizzare il voto materano che «è un voto», dice, «più di opinione come succede normalmente nelle città, c’è un riscontro nazionale più forte. Io resto comunque della mia idea e cioè che il Movimento 5 stelle ha bisogno di crescere per diventare non solo protesta anche proposta».
Anche una battuta sull’astensionismo e sulla necessità ed il modo di superare quello che rimane un fenomeno preoccupante. «Io credo che la politica oggi debba dare esempi positivi, sobrietà, responsabilità, trasparenza. Non perdendo tempo in lotte di potere che non interessano a nessuno. Per questo dico che voglio semplicemente svolgere il mio ruolo di consigliere provinciale».
Quanto infine al suo ruolo di Capo di Gabinetto del Comune Cifarelli prende tempo: «valuterò insieme al sindaco nei prossimi giorni il da farsi per il bene della mia città».
Dall’altra parte Pasquale Bellitti parla di «grande mobilitazione, con 4600 preferenze ottenute solo in provincia e su un territorio nel quale l’astensionismo ha pesato di più che nella città di Matera.
E’ chiaro che in politica contano i numeri ma il mio rimane un risultato importante e non può essere, a sminuirlo, un semplice calcolo numerico.
Io voglio ringraziare tutti coloro che hanno scelto di votarmi e che hanno creduto e manifestato stima nei miei confronti».
Quanto ad eventuali riconteggi Bellitti sottolinea: «Io credo che non possano essere questi processi richiesti o voluti ma rientrino nell’iter normale che va seguito in queste situazioni.
Certo io sto cercando di capire i numeri, ad un certo punto della sera ritenevo ci fossero dei numeri che mi davano avanti. Poi si è arrivati al fotofinish sono arrivati dati diversi e c’è stato questo risultato che comunque non cambia il dato politico.
Il vero rammarico» conclude l’ex segretario provinciale del Pd, «è che con tanti voti non siano scattati i due seggi per il Partito Democratico».
Soddisfatto ieri anche il reggente materano del Pd Cosimo Muscaridola che parla di «risultato importanti in termini numerici e che conferma il Pd come primo partito della città e della provincia di Matera». Rintuzzato largamente dunque il tanto temuto sorpasso della Lista Pittella che è rimasto indietro sia in città e sia nel novero complessivo dell’intera provincia.
p.quarto@luedi.it
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