3 minuti per la lettura
La vittoria di Marcello Pittella a Lauria e nel Lagonegrese è stata schiacciante e ha raggiunto percentuali plebiscitarie; la Basilicata sud-occidentale è casa sua, un territorio che da sempre garantisce un bacino importante di voti per il centro-sinistra e che anche in questa occasione, così come nelle scorse primarie regionali del Partito Democratico, ha costituito il nocciolo duro dei voti e dunque la rampa di lancio per la consacrazione del nuovo Presidente della Regione.
L’analisi complessiva dei dati finali nella zona, per la quale ci avvaliamo della collaborazione del Segretario del Pd Di Lauria Biagio Di Lascio, mostra un altissimo indice di gradimento per il candidato locale e tratteggia uno scenario che, pur con leggere variazioni da municipio a municipio, dimostra un consenso largo, diffuso, capillare e trasversale in favore di colui che viene ormai definito il gladiatore.
Secondo il segretario locale «il risultato del presidente viene da lontano, da un impegno serio e costante cominciato mesi addietro per cui era chiaro che ci fossero tutte le condizioni propizie per una sua affermazione: Marcello è persona seria e capace, un cavallo di razza, è stato Consigliere Comunale, Provinciale, Regionale, e ancora sindaco ed assessore Regionale, vanta una storia personale e professionale ed un curriculum politico-amministrativo di tutto rispetto e saprà dare sostanza alla sua precisa idea per disegnare una nuova Basilicata, migliore di quella di oggi, e nella quale l’area sud-occidentale si candida a svolgere un ruolo da protagonista di primo piano grazie alle scelte fatte dai cittadini che si sono tradotte nella grande vittoria di Pittella e del centro-sinistra più in generale.»
Ancora con l’analisi: «Per quanto riguarda la coalizione di centro-sinistra va sottolineato il risultato della lista immediatamente collegata al nome del governatore che in molti casi ha addirittura superato quella del PD: a Lauria ha raccolto 1179 voti a fronte di 770 dei Democratici, a Latronico 520 contro 455 nonostante la fortissima presenza dell’ala renziana, a Lagonegro ha avuto il 15,02% cioè circa un terzo di tutti i voti di coalizione, a Nemoli è finita 173 a 102, a Trecchina 286 a 243, a Rivello 193 a 166».
In generale per il segretario «i risultati sono più che soddisfacenti, da parte nostra l’unico rammarico è non essere riusciti ad eleggere al Consiglio Regionale nessun candidato della zona, né Castronuovo che era diretta espressione del nostro territorio e della Val D’Agri, né la giovane e preparata Valeria Scavo di SEL-Basilicata 2.0 cui mi lega un rapporto di stima e amicizia, né Lamboglia e Rossino che, con 1660 e 1235 preferenze ottenute rispettivamente e solo nel Comune di Lauria, sono andati vicinissimi al risultato pur senza raggiungerlo. Nell’area sud inoltre, come in tutta la regione, ottimi risultati sono stati ottenuti anche dal Partito Socialista, che a Lauria si è accreditato addirittura come prima forza con 1626 voti, il 25,11% del totale delle preferenze espresse, mentre appare evidente da un lato il crollo del Movimento 5 Stelle, che al di là di apparenze e proclami non ha saputo rappresentare l’alternativa agli occhi degli elettori, e dall’altro la brusca battuta d’arresto del PDl e del centro-destra, che in Basilicata è ormai politicamente ai minimi termini ».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA