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Urne chiuse. Ecco alcuni dei momenti più difficili della campagna elettorale dei candidati presidenti.
Marcello Pittella 
1)Le primarie, quando il suo alleato, Vito De Filippo, decise di appoggiare Lacorazza
2)Il braccio di ferro dopo l’esito delle primarie, quando il Pd gli pose delle condizioni per sostenerlo
3)L’esclusione della lista del presidente, la riammissione e il ricorso fatto dal centrodestra
1. fischi nella piazza di Matera
Tito Di Maggio
1)La lunga gestazione, senza primarie, per individuare il candidato
2)Il rapporto mai amalgamato con Fratelli d’Italia (oggi Crosetto l’ha rimarcato)
3)Le contraddizioni, da senatore di Scelta civica, sul voto a Berlusconi
4)La scissione del Pdl proprio il giorno del voto
Piernicola Pedicini
1)La candidatura e l’esclusione del tenente di Bello dalle liste M5s
2)La discussione interna sui probabili eletti: vecchi militanti o sorprese del clic digitale?
3)La presenza di Grillo per soli due giorni, troppo pochi, quasi a non voler credere nella possibilità reale di una vittoria
4)La rivolta di queste ore nel movimento contro il ruolo di Casaleggio
Maria Murante
1)L’esclusione l’ultimo giorno della candidatura di Silvana Arbia e il passaggio delle firme che ha fatto scattare la denuncia della Rosa nel Pugno
2)La decisione di essere fuori dalla coalizione del centrosinistra, benchè Pittella avesse accettato le condizioni poste (ma questo può essere visto da parte loro anche come un vantaggio)
3)La diffusione alla vigilia del voto delle intercettazione nella quale Vendola ride a telefono con Riva e si compiace con lui delle acrobazie con le quali il patron dell’Ilva ha scansato un giornalista che gli chiedeva conto dei morti per cancro

Ecco alcuni dei momenti più difficili della campagna elettorale dei candidati presidenti.

 

Marcello Pittella 

 

  • Le primarie, quando il suo alleato, Vito De Filippo, decise di appoggiare Lacorazza
  • Il braccio di ferro dopo l’esito delle primarie, quando il Pd gli pose delle condizioni per sostenerlo
  • L’esclusione della lista del presidente, la riammissione e il ricorso fatto dal centrodestra
  • I fischi nella piazza di Matera

 

Tito Di Maggio

 

  • La lunga gestazione, senza primarie, per individuare il candidato
  • Il rapporto mai amalgamato con Fratelli d’Italia (oggi Crosetto l’ha rimarcato)
  • Le contraddizioni, da senatore di Scelta civica, sul voto a Berlusconi
  • La scissione del Pdl proprio il giorno del voto

 

Piernicola Pedicini

 

  • La candidatura e l’esclusione del tenente di Bello dalle liste M5S
  • La discussione interna sui probabili eletti: vecchi militanti o sorprese del clic digitale?
  • La presenza di Grillo per soli due giorni, troppo pochi, quasi a non voler credere nella possibilità reale di una vittoria
  • La rivolta di queste ore nel movimento contro il ruolo di Casaleggio

 

Maria Murante

 

  • L’esclusione l’ultimo giorno della candidatura di Silvana Arbia e il passaggio delle firme che ha fatto scattare la denuncia della Rosa nel Pugno
  • La decisione di essere fuori dalla coalizione del centrosinistra, benchè Pittella avesse accettato le condizioni poste (ma questo può essere visto da parte loro anche come un vantaggio)
  • La diffusione alla vigilia del voto delle intercettazione nella quale Vendola ride a telefono con Riva e si compiace con lui delle acrobazie con le quali il patron dell’Ilva ha scansato un giornalista che gli chiedeva conto dei morti per cancro

 

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