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POTENZA – Entrambi hanno puntando su «quello che ci distingue dagli altri». Entrambi uscenti del consiglio regionale sciolto dopo l’inchiesta rimborsopoli: entrambi usciti puliti – tra i pochissimi – dalla vicenda: neanche indagati. 

Navazio e Rosa in corsa con il centrodestra, nella lista “Laboratorio Basilicata”, nel disegnare la strategia di comunicazione hanno scelto di marcare la differenza.

Ernesto Navazio (Scelta Civica) lo ha fatto con i manifesti e con la grafica in generale, che torna in tutte le pubblicazioni distribuite durante la campagna elettorale. «Tre colori diversi, tre parole chiave», spiega l’architetto Vincenzo Camardelli, potentino trapiantino a Melfi, che ne ha curato la struttura. Sui temi, invece, la collaborazione con Mina Sassone e con lo staff storico di comunicazione per agenda, pianificazione, sociale network. Rosso, verde e blu le tinte scelte su sfondo bianco. Con altrettante parole chiave: merita, progetta, amministra. La Basilicata.

«Per il resto del layout abbiamo deciso di mantenere uno sguardo diretto con l’elettore, eliminando il tradizionale mezzo busto e focalizzando l’attenzione sullo sguardo». Ai manifesti è stato dato un particolare taglio orizzontale. «Abbiamo scelto di provare a dare un taglio evocativo forte, con colori che smuovono attenzione ed emozione». Al contesto, poi, ci sono contenuti da abbinare. Navazio li ha distribuiti seguendo un modello di comunicazione che pratica ormai da tempo. Incontri e riunioni con elettori e simpatizzanti, presenza sui social network (Facebook in particolare) e la pubblicazione online di attività e spese della propria attività politica e istituzionale. Questione di trasparenza. A un mini book sfogliabile in rete ha affidato alcune proposte di legge presentate durante durante l’attività consiliare.

Il modello scelto da Gianni Rosa per questa campagna elettorale è stato tutto tarato su una richiesta: informalità. «Perché è proprio Gianni a essere così – spiega Alessandro Galella, responsabile della comunicazione di Fratelli d’Italia.

Si comincia dal fac-simile: «Non abbiamo potuto dimenticare questa opzione. Fratelli d’Italia è un partito nato da poco e in questa competizione regionale il simbolo è all’interno di un altra immagine. Il facsimile ci ha aiutato a far passare con più chiarezza l’indicazione del voto».

Galella racconta un po’ come è stata organizzata la strada verso il voto di domani e lunedì. «Gianni ha tenuto al clima conviviale e sereno che doveva accompagnare ogni tappa: abbiamo girato praticamente tutta la provincia, cercando sempre di organizzare incontri con piccoli gruppi di persone, in modo da facilitare il contatto, lo scambio, le domande». Sms e mailing-list per gli aggiornamenti, più un piccolo team dedicato a un call center allestito per la campagna elettorale: cittadini ed elettori hanno potuto chiamare per chiedere un incontro, fare domande, avere informazioni sul candidato.

«Rispetto all’immagine abbiamo cercato di evitare i colori soliti del partito, puntando sul volto di Gianni e la chiarezza di forme e messaggio». Vale anche per le brochure, su carta patinata e formato anomalo: raccolgono le attività, le campagne di comunicazioni, le azioni di sensibilizzazione politica che Rosa da consigliere ha sviluppato durante il mandato.

s.lorusso@luedi.it

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