X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

«Cifarelli ha paura del Movimento cinque stelle e quando arriveremo noi in Regione vincerà l’onestà». E’ su queste basi che Basilicata a Cinque Stelle in una nota risponde al candidato del Partito Democratico che aveva parlato del Movimento Cinque stelle come “dei peggiori”.

Frasi che hanno non solo raccolto l’attenzione politica ma anche focalizzato ed amplificato il confronto tra due realtà che sono decisamente diverse tra di loro e non proprio, anzi per niente, compatibili.

«Destano sincera preoccupazione le dichiarazioni rilasciate ieri da Roberto Cifarelli, capo di “gabinetto” del Sindaco di Matera, nonché “eminente” candidato PD alle regionali lucane, pubblicate ieri dal Quotidiano di Basilicata» scrivono i grillini lucani. «Da una vita in politica e in silenzio stampa da oltre tre anni chiuso al sesto piano di via Aldo Moro, Cifarelli abbandona il solito “aplomb” e si produce in affermazioni talmente truculente e scomposte nei confronti dei candidati del M5S che appare legittimo avanzare un dubbio: che l’impenetrabile e taciturno Cifarelli abbia davvero paura di un successo elettorale del M5S? 

Certo, si sa, la “paura fa 90”: nel caso di Cifarelli fa addirittura 90.000 (tenuto conto del generoso emolumento da lui percepito da oltre tre anni e pagato da tutti i cittadini di Matera).

Si tranquillizzi l’agitato Roberto Cifarelli: quanto a disonestà (e connessa voracità di soldi pubblici), i candidati e i portavoce (eletti) del M5S sono e saranno sempre e decisamente i peggiori!» aggiungono ancora.

«Lo confessiamo, urbi et orbi, qui e ora, davanti a tutti gli elettori e ai cittadini lucani: tutti i candidati del M5S alle regionali lucane hanno una gravissima e imperdonabile lacuna: la loro onestà testimoniata dalla assoluta inesperienza di aule giudiziarie, di giudici, tribunali penali e contabili! 

Il M5S ha in lista solo cittadini incensurati, con fedine penali (e morali) immacolate, persone capaci e coraggiose, scelte democraticamente da tutti gli attivisti. Il PDmenoelle o il PDL e le rispettive “liste di contorno” possono pubblicamente dichiarare lo stesso? Ci risulta proprio di no.

Persino il candidato Presidente della coalizione di cui fa parte il PD, Marcello Pittella, risulta condannato dalla Corte dei Conti e interessato a una richiesta di rinvio a giudizio per Rimborsopoli.

Al contrario, nessuno dei candidati M5S è mai stato “imputato” anche per reati contro la pubblica amministrazione (per esempio “Scontrinopoli”) o, peggio, è stato condannato dalla magistratura contabile per aver sprecato (o dirottato altrove) soldi pubblici».

«Si rassegni, Roberto Cifarelli: i soldi pubblici, che spettano di diritto ai propri eletti in parlamento, il M5S li restituisce allo Stato! Abbiamo già restituito 42 milioni di euro, più altri 1,5 negli ultimi mesi, cui si aggiungono ogni mese altre centinaia di migliaia di euro che riconsegniamo al bilancio statale. In Sicilia, i consiglieri regionali del M5S, con parte delle proprie indennità, alimentano un fondo che sostiene le piccole e medie imprese. In Basilicata, tutti i candidati alle regionali del M5S in caso di elezione si sono pubblicamente impegnati a percepire meno della metà dell’indennità massima prevista (solo 5.000 euro lordi – circa 3.000 netti – su un massimo di oltre 13.800 euro).

Ebbene sì, è comprensibile che Roberto Cifarelli definisca i “peggiori” chi restituisce soldi pubblici, chi è attento a non sprecare nemmeno un euro di soldi dei cittadini, chi vuole che il Comune, la Regione, lo Stato, insieme ai numerosi enti (poltronifici) pubblici o parapubblici siano amministrati con rigore e con diligenza, eliminando gli sprechi, tagliando i superstipendi dei dirigenti (cominciando da quelli di nomina politica), in tal modo trovando i soldi per garantire i diritti (e una vita dignitosa) delle persone più deboli e svantaggiate. Il M5S toglie ai disonesti per ridare il maltolto ai cittadini.

Se ne faccia una ragione Roberto Cifarelli: con il M5S in Giunta e in Consiglio Regionale, l’onestà tornerà di moda in Basilicata».

 

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE