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POTENZA – Antonio Materdomini è uno dei candidati nella lista provinciale di matera per il Movimento 5 Stelle. È, forse, uno dei duri e puri del Movimento, uno di vecchia data, diciamo una delle “colonne” portanti del gruppo materano. Trentasei anni, nato a Matera, è un amministratore di condomini che dice di essersi avvicinato alla politica proprio grazie a Grillo. Già candidato alle comunali nella lista matera a 5 Stelle.
Come hai vissuto il caos sulla selezione dei candidati delle liste? Hai assunto una posizione defilata all’inizio e poi hai deciso di candidarti, perché?
È una cosa che ho vissuto con disagio. Vedere gente che si proponeva candidato senza aver mai fatto un banchetto o attivismo vero e proprio mi ha dato un po’ fastidio. All’inizio si erano proposte persone letteralmente mai viste. E questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a candidarmi.
Diciamo che questa elasticità, questa facilità di ingresso nel Movimento non vi aiuta.
Ma queste sono le regole. Chiunque rispetta i requisiti può partecipare. Se io gruppo è compatto si possono mettere in disparte opportunisti. Questo è anche il bello del Movimento: ti crei gli anticorpi all’inizio. E’ vero che chiunque si può iscrivere, ma serve anche compattare il gruppo.
Quali sono le tue radici politiche?
Non mi sono mai interessato fino a quando non sono entrato nel Movimento. Ho sempre visto la politica come dei proclami, delle prese in giro. Non ho una formazione politica, non sono né di sinistra né di destra. Nel 2009 mi sono avvicinato e ho cominciato a seguire assiduamente Beppe Grillo. Dalla nascita del Movimento mi sono riconosciuto in quasi tutto quello che diceva, soprattutto sulla necessità di combattere sprechi, incompetenza, truffe. In caso di fallimento del Movimento di certo non mi riciclerei.
Ti riconosci in quasi tutto, e sulla questione della clandestinità, dei migranti?
È una questione molto complessa. Chi fugge da guerre e persecuzioni ha bisogno di accoglienza e aiuto. Ma l’Italia, essendo parte dell’Ue, dovrebbe essere supportata. Non sono uno di quelli che dice che gli immigrati devono stare a casa loro, la mia idea è di vederli felici a casa loro così come, per altri motivi, preferirei che i ragazzi lucani restassero qui se avessero le opportunità serie.
Cerchiamo di guardare al programma. Cosa c’è di indispensabile?
Te ne dico cinque, uno per stella. Per noi è fondamentale il ritorno all’agricoltura. È fondamentale il sostegno e l’aiuto alle piccole e medie imprese e la lotta alla grande distribuzione che li obbliga a svendere la merce. Altro punto è la tutela del territorio. Stop a nuove concessioni o titoli abitativi, basta cemento. Incentivare piuttosto la demolizione o ristrutturazione degli edifici “vecchi”. Abbiamo anche previsto un piano di rimodulazione degli appartamenti dell’Ater di grosse dimensioni. Abbiamo pensato di dividere gli appartamenti in due unità abitative con canoni di locazione bassi.
E poi c’è petrolio.
Ribadiamo la nostra contrarietà alle estrazioni e nessuna concessione. C’è da capire come fare per bloccare le estrazioni in atto. Attualmente è tutta una presa per i fondelli: occupazione nulla e danni seri a salute e territorio. Abbiamo veramente la necessità di bonificare tutto, ma dobbiamo farlo subito, altrimenti finiremo come la Campania.
Per ripulire la Basilicata servirebbe una task force enorme, senza pensare al denaro
Con noi le aziende multinazionali dovranno comunicare subito quali sostanze usano per l’estrazione. Non è segreto industriale, lo è la formula, ma non il tipo di sostanze. Se si riuscisse a dimostrare l’inquinamento della catena alimentare umana allora si procederà alla chiusura dei pozzi. È una proposta di legge che stanno portando avanti anche in Parlamento. Si dovrà poi affrontare il deliberato aumento quantità di rifiuti conferiti agli inceneritori per quanto riguarda Matera, sempre ribadendo che noi siamo per per rifiuti zero che, come dice Pedicini, porterebbe anche a nuovi posti di lavoro.
E poi il turismo
Sì, ma non quello dei mostri, i “grandi recettori”. Ti faccio un esempio: c’è una strada che da Abriola va verso la diga del Camastra, questa strada costeggia un vecchio tratto della ferrovia, è come tornare indietro di 50 anni. Lì su quel tracciato si potrebbe fare una pista trekking, un percorso ciclabile di 20 chilometri a bassissimo impatto, con piccole strutture.
Tu ti sei occupato principalmente della parte di programma dedicata all’urbanistica, alla Regione conviene sul serio abbattere e ricostruire?
Mi sono occupato proprio di questo: capire se era economicamente possibile e sì, si può fare. Non si può pretendere di farlo subito e soprattutto si dovrà fare attenzione a non consegnare tutto quanto nelle mani dei soliti palazzinari. Le risorse si possono trovare riducendo gli sprechi ovunque ovunque, nella formazione come nella sanità. A questo proposito siamo gli unici che rilanciano la questione della deospedalizzazione per i malati cronici, un fatto che non solo allevierebbe diverse sofferenze ma permetterebbe di risparmiare circa il 30% all’anno, ovvero 400 milioni di euro. Senza contare poi le dirigenze e consulenze nonostante la legge Bassanini.
Tornado ai palazzi, secondo te in Basilicata dov’è lo scempio assoluto?
Ci sono cose assurde ovunque ma ultimamente a Matera si sono impegnati tantissimo. Penso al centro direzionale alla lottizzazione Acquarium. ma lo scempio è anche a livello non prettamente urbano. Penso alle alluvioni avvenute perché sono state concesse autorizzazioni a costruire proprio a ridosso degli alvei dei fiumi o sui letti. Lì purtroppo sono morte persone, eppure bastava un po’ di manutenzione.
E della proposta di Ribba sull’accorpamento degli enti come Acqua spa, Sel e Acquedotto Lucano che ne pensi?
È uno dei nostri punti fondamentali, senza dimenticare che c’è stato un referendum che ha deciso che l’acqua debba rimanere pubblica. Quindi va bene l’accorpamento per risparmiare ma attenzione, questo servizio deve rimanere pubblico.
Però poi la imbottigliano
Altro grosso problema. Lì c’è da capire perché a prezzi molto ridicoli sia stato permesso di imbottigliare l’acqua.
Cosa ti aspetti dai materani? Di Maggio dice che il centrodestra è il secondo partito nei sondaggi, è possibile?
Le riposte sono tantissime, ultimamente molte persone si sono avvicinate a me: colleghi, compagni, vecchi amici. È una cosa bellissima. Spero di portare più voti possibile al movimento. La seconda forza sicuramente siamo noi Sicuro. Il problema è che molta gente non ha voglia di andare a votare, noi la capiamo ma adesso non andare è come votare il Pd. penso che riusciremo almeno ad ottenere 4 o 5 consiglieri. Sarebbe già una risposta a questi signori che adesso parlano di competenza, di “nuovo che avanza” . Sono le stesse persone che fino a ieri hanno prodotto questo schifo. Mi chiedo con quale coraggio questa gente si propone come alternativa. Penso che anche la gente sappia, sia le persone libere che tutti i membri dei vari carrozzoni, le truppe cammellate e via discorrendo. Questi ultimi non li condanno ma i gruppi di potere dietro sì, sono ridicoli.
Quante polemiche, da uno a dieci, ti aspetti da questa intervista, visto che le uscite personali non sono gradite al Movimento?
Direi un sei, perché in fondo lo hanno già fatto altre persone. La cosa bella è proprio questa: tutto quello che succede nel Movimento è pubblico e alla fine le polemiche sono belle.
v.panettieri@luedi.it
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